Se ti prestano una moto o un’auto fai molta attenzione: se la guidi corri dei rischi

Guidare l’auto o la moto di un’altra persona è una pratica comune, ma comporta delle responsabilità e dei rischi legali che non tutti conoscono. 

Il prestito gratuito di un veicolo rientra nella categoria legale del comodato d’uso. Questo significa che è possibile guidare l’auto di un’altra persona senza particolari problemi legali, purché si rispettino certe condizioni. Il comodato d’uso può essere stipulato in varie forme: verbalmente, per iscritto o anche con un semplice gesto come la consegna delle chiavi. La durata del prestito può variare da pochi minuti a diversi anni.

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Prestito veicolo (motomondiale.it)

Tuttavia, esiste una specifica disposizione per i prestiti della durata superiore ai 30 giorni: se il veicolo non appartiene a un familiare convivente, è necessario recarsi presso la motorizzazione civile per annotare sul libretto di circolazione il nome dell’utilizzatore effettivo. In caso contrario, sia il proprietario sia chi guida rischiano una multa significativa e il ritiro della carta di circolazione.

Assicurazione e incidenti stradali

Un aspetto cruciale da considerare quando si guida l’auto altrui riguarda la copertura assicurativa in caso di incidente. Se durante la guida si verifica un sinistro per cui non si è responsabili, sarà l’assicurazione del proprietario del veicolo a coprire i danni. Al contrario, se l’incidente avviene per colpa dell’utilizzatore del veicolo prestato (comodatario), questi dovrà rimborsare al proprietario i danni causati al suo mezzo.

La situazione diventa più complessa qualora nel contratto assicurativo siano presenti clausole che limitano la responsabilità alla sola figura dell’intestatario o ad altri soggetti specificamente nominati. In tal caso, dopo aver indennizzato i danneggiati nell’incidente, la compagnia assicuratrice potrebbe richiedere al proprietario del veicolo il rimborso delle somme versate.

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Occhio alla patente (motomondiale.it)

Sanzioni stradali e punti patente

Le violazioni al codice della strada comportano sanzioni che possono essere immediatamente contestate all’autore dell’infrazione oppure inviate successivamente all’intestatario del veicolo tramite posta. Nel secondo scenario, sarà poi compito del proprietario richiedere eventualmente al conducente effettivo il rimborso della multa pagata.

Per quanto riguarda la decurtazione dei punti dalla patente di guida in seguito a violazioni stradali commesse utilizzando l’auto di altri; entro 60 giorni dalla notifica della multa è obbligo dell’intestatario comunicare alle autorità competenti i dati completi della persona che era alla guida nel momento dell’infrazione affinché i punti vengano detratti dalla patente dello stesso conducente effettivo e non da quella dell’intestatario.

Guidare veicoli intestati a defunti

Un ultimo aspetto importante riguarda la gestione dei veicoli intestati a persone defunte. Utilizzare tali mezzi senza averne fatto preventivamente passaggio di proprietà può essere interpretato come accettazione tacita dell’eredità con tutte le conseguenze legali ed economiche connesse.

Inoltre è fondamentale ricordarsi che qualsiasi auto lasciate in luogo pubblico deve essere regolarmente assicurata; ciò vale anche per i veicoli ereditati fino a quando non viene completato il passaggio di proprietà attraverso gli appositi canali burocratici.

Queste informazioni evidenziano quanto sia importante conoscere gli obblighi e le responsabilità derivanti dal guidare un auto che non ci appartiene direttamente. Essere informativi su queste tematiche permette non solo di evitare spiacevolissime sorprese sotto forma di sanzioni o complicanze legalistiche ma anche garantire una maggiore sicurezza sulla strada sia per sé stessì che per gli altri utenti della via.

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