Fermo amministrativo sui veicoli: un trucco infallibile per toglierlo senza spendere un euro

Il fermo amministrativo rappresenta una delle misure cautelari più temute dai proprietari di veicoli, in quanto impedisce l’utilizzo dell’auto o della moto fino al saldo del debito che ha causato tale provvedimento.

Tuttavia, esistono strategie legali per affrontare e potenzialmente rimuovere il fermo, garantendo ai proprietari di veicoli la possibilità di recuperare la piena disponibilità del loro mezzo.

fermo amministrativo
Fermo amministrativo (motomondiale.it)

Il fermo amministrativo è un provvedimento che può essere iscritto esclusivamente dall’agente per la riscossione esattoriale a seguito del mancato pagamento delle cartelle esattoriali. Questo significa che solo le autorità fiscali hanno il potere di bloccare l’auto o la moto di un debitore per debiti tributari o sanzioni amministrative non pagate. La gravità di questa misura sta nella sua durata indeterminata: il fermo permane fino al completo saldo del debito e comporta l’impossibilità di utilizzare il veicolo, sebbene non ne elimini la proprietà né le responsabilità ad essa connesse, come l’obbligo di pagare bollo auto e assicurazione.

Prima di tutto, è fondamentale controllare se l’agente per la riscossione ha rispettato tutte le regole procedurali previste dalla legge nell’iscrivere il fermo. Questo include aver ricevuto correttamente la notifica della cartella esattoriale e un preavviso di fermo con 30 giorni di tempo per saldare il debito prima dell’effettiva iscrizione. Inoltre, recentemente si è stabilito che deve essere inviato anche un ulteriore avviso post-iscrizione. Se queste procedure non sono state rispettate, è possibile fare opposizione all’atto.

La prescrizione come strumento contro il fermo

Un altro aspetto da considerare è quello della prescrizione dei debiti tributari o delle sanzioni amministrative che hanno portato all’iscrizione del fermo. I termini variano a seconda della natura del tributo: 10 anni per i tributi statali (come IVA e IRPEF) e 5 anni per quelli locali (come IMU) o le sanzioni stradali. Se si dimostra che il debito era prescritto al momento dell’iscrizione del fermo, questo può essere annullato.

Opzioni legali in caso di impossibilità all’utilizzo del veicolo

Nonostante sia vietato utilizzare un veicolo sottoposto a fermo sotto pena di pesanti sanzioni economiche ed eventualmente anche la revoca della patente, vi sono alcune opzioni legalmente perseguibili:
Vendita: È possibile vendere l’auto con oneri a carico dell’acquirente.
Rateizzazione: Pagando il debito o accedendo alla rateizzazione si può ottenere una sospensione temporanea o definitiva dal divieto.
Rottamazione: In casi specifici dove l’auto ha subìto danneggiamenti tali da renderla inservibile.

rottamazione
Rottamazione (motomondiale.it)

Strategie alternative: rottamazione ed esportazione

La rottamazione rappresenta una via d’uscita quando un veicolo non possiede più alcun valore commerciale oppure quando i costi derivanti dal mantenimento superano significativamente quelli necessari alla cancellazione del debito stesso. Inoltre, in alcuni casi specificati dall’Agenzia delle Entrate, è possibile consegnare volontariamente il mezzo all’esattore come forma alternativa alla vendita forzata tramite asta pubblica.

L’esportazione all’estero rappresenta invece una scappatoia meno convenzionale ma praticabile sotto certe condizioni; tuttavia richiede attenzioni particolari riguardo alle implicazioni legali ed economiche associate a tale scelta.

In sintesi, pur essendo una situazione complessa e spesso fonte d’inconvenient significativii per i proprietari dei mezzi sottoposti a tale misura cautelativa, esistono diverse strategie attraverso cui tentare sia direttamente sia indirettamente la rimozione del fermo amministrativo su auto e moto. L’accortezza nel valutare ogni singola opzione disponibile – tenendo sempre in considerazione gli aspetti legali correlati – permette spesso ai contribuenti interessati non solo evitare inconvenient maggiorii ma anche ripristinare lo status quo ante nel minor tempo possibile

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