Il mondo delle corse motociclistiche, tradizionalmente dominato dagli uomini, ha visto emergere nel corso degli anni figure femminili di spicco.
Queste storie dimostrano non solo l’impegno e la passione che queste atlete hanno messo nelle loro carriere ma anche gli ostacoli che hanno dovuto superare in uno sport tradizionalmente maschile come quello delle corse motociclistiche. Le loro imprese continuano ad ispirare nuove generazioni affinché possano seguire le loro orme sulle piste da corsa di tutto il mondo.
Questo articolo ripercorre le storie di alcune delle donne più veloci del mondo che hanno lasciato un segno indelebile nel MotoMondiale.
Beryl Swain entra nella storia come la prima donna a competere nel Tourist Trophy e, di conseguenza, nel Moto Mondiale. Inglese di nascita, classe 1936, Beryl si iscrisse al Tourist Trophy del 1962 su una Eton 50, terminando la gara in ventiduesima posizione. La sua partecipazione non fu solo un simbolo di rottura con i pregiudizi dell’epoca ma anche l’inizio di un percorso difficile per le donne in questo sport. A causa della sua esilità fisica e dell’introduzione del limite del peso minimo nelle competizioni, Beryl vide la sua carriera interrompersi bruscamente. Dopo il ritiro dalle corse, intraprese una carriera nei supermercati Sainsbury’s a Londra fino alla sua morte nel 2007.
Gina Bouvier è stata un’altra pioniera importante per la presenza femminile nelle corse motociclistiche. Nata a Boston il 29 maggio del 1949, dopo aver iniziato a correre in competizioni minori e aver ottenuto successo nelle gare americane come la Daytona International Speedway e la 200 Miglia di Indianapolis, tentò il salto in Europa partecipando a due edizioni della 200 Miglia di Imola. Nel 1981 fece il suo debutto nel Moto Mondiale senza riuscire a qualificarsi; tuttavia l’anno successivo riuscì ad accedere al GP di Francia grazie all’assenza dei piloti principali che boicottarono l’evento per motivi di sicurezza.
Taru Rinne è notevole non solo per essere stata una delle prime donne a competere regolarmente nel moto mondiale ma anche per essere stata la prima donna a conquistare punti in questa competizione. Dopo una brillante carriera nei kart finlandesi dove si scontrò con futuri campioni come Mika Häkkinen e JJ Lehto, Taru passò alle due ruote partecipando al campionato europeo 125 e debuttando nel moto mondiale al GP di Svezia del 1987 su una MBA 125. Il suo miglior risultato fu un settimo posto all’Hockenheimring durante la stagione migliore della sua carriera nel moto mondiale.
Tomoko Igata ha aperto la strada alle donne giapponesi nelle corse motociclistiche internazionali, partecipando attivamente al moto mondiale negli anni ’90. Dopo essersi distinta nei campionati nazionali giapponesi nella classe 125cc tra il ’91 e il ’93 debuttò sul palcoscenico mondiale al GP del Giappone su pista bagnata riuscendo comunque a terminare la gara. La stagione migliore fu quella del ’95 quando arrivò settima al GP della Repubblica Ceca conquistando importantissimi punti per il campionato.
Daniela Tognoli rappresenta un capitolo importante nella storia delle donne italiane nelle corse motociclistiche internazionali, avendo partecipato ad alcune gare del moto mondiale negli anni ’90 dopo essersi distinta in varie competizioni nazionali tra cui il trofeo Italia Honda monomarca femminile e diverse gare sport production riservate alle donne.
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