In un’epoca in cui il Belgio è noto principalmente per le sue eccellenze culinarie e birrarie, emerge una storia che riporta il paese al centro dell’attenzione nel mondo del motociclismo.
Un settore in cui aveva già brillato in passato grazie a marchi come Gillet Herstal, FN e Saroléa. Questa volta, però, la scena è dominata da un singolo protagonista: Torsten Robbens di Oudenaarde.
Questo appassionato progettista ha recentemente fatto parlare di sé al World Speed Trials di Lausitzring in Germania, dove ha stabilito due nuovi record mondiali con una moto elettrica da lui realizzata: “La Belgitude“.
Durante l’evento organizzato dalla FIM (Fédération Internationale de Motocyclisme), Robbens ha dimostrato che la passione e l’ingegno possono fare la differenza. Alla guida della sua creazione, ha infranto i record nella categoria delle moto elettriche sotto i 150 kg. Nella classe “non aerodinamica”, La Belgitude ha raggiunto una velocità di 214,15 km/h; mentre nella categoria “semi-aerodinamica”, ha toccato i 229,50 km/h. Questi risultati non solo hanno portato Robbens a diventare un idolo nazionale ma hanno anche riacceso l’orgoglio belga nel campo del motociclismo.
La peculiarità de La Belgitude non risiede solamente nei suoi risultati eccezionali ma anche nella sua costruzione artigianale al 100% e nella singolare posizione di guida che richiede. Questa moto rappresenta non solo un trionfo tecnologico ma anche l’espressione di uno stato mentale: la “Belgitudine“. Con questo progetto, Robbens intende sfidare le convenzioni sulle motociclette elettriche dimostrando che possono essere leggere ed estremamente performanti.
Oltre ai successi recentemente ottenuti con La Belgitude, Torsten Robbens vanta un curriculum impressionante che include esperienze nelle gare di Formula 1 ed endurance. Nel 2004 si è distinto diventando il più giovane team manager a vincere la prestigiosa 24 Ore di Le Mans. Ha inoltre maturato esperienza con moto da corsa elettriche partecipando al Tourist Trophy. Il suo successo a Lausitzring non è quindi frutto del caso ma il risultato dell’impegno costante verso l’eccellenza nel campo delle corse motoristiche.
Questa storia evidenzia come il talento individuale unito alla passione possano portare alla realizzazione di imprese straordinarie come quella compiuta da Torsten Robbens con La Belgitude. Il suo contributo va oltre i record stabiliti; rappresenta una fonte d’ispirazione per tutti coloro che credono nelle potenzialità delle energie rinnovabili applicate al mondo dei motori.
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