Il discorso che riguarda Fernando Alonso ed il suo ritiro è molto complesso. Perché lui potrebbe vincere ancora molto anche dopo la fine della sua lunga esperienza in Formula 1. In che modo.
Fernando Alonso ed il ritiro, ogni tanto salta fuori qualche indiscrezione che riguarda la fine della carriera per il pilota spagnolo della Aston Martin. Due volte campione del mondo, nel 2005 e nel 2006 in entrambi i casi a bordo della Benetton diretta da Flavio Briatore, il 43enne iberico già una volta aveva annunciato di avere appeso il casco al chiodo. Salvo poi ripensarci. Avvenne alla fine del 2018, ma poi nel 2021 Fernando Alonso mise il ritiro da parte rientrando in pista.
Fu la Alpine a convincerlo, anche se poi, dopo una sola stagione, l’ex ferrarista andò alla Aston Martin dove corre tuttora. Tra l’altro l’annata 2023 era stata ottima per lui e per la squadra, con Fernando Alonso quarto e la sua scuderia quinta dopo l’ultima gara stagionale ad Abu Dhabi di fine novembre 2023. Quest’anno la sua monoposto verde sta faticando di più, ma c’è ottimismo per il futuro. Di investimenti ce ne sono sempre di più, da parte della Aston Martin.
Il patron Lawrence Stroll ha intenzione di migliorare i risultati sportivi, ed anche per questo ha finanziato la costruzione di una nuova ed avveniristica galleria del vento. Ma come se non bastasse, è ufficiale l’ingaggio come capo progettista di Adrian Newey, che lascerà la Red Bull dopo quasi 19 anni. Newey potrà legarsi alla Aston Martin solo a partire dal 1° aprile 2025. Questo vuol dire che non sarà protagonista nella progettazione della vettura della prossima stagione, però molto potrà fare nel corso dell’anno.
Intanto Alonso dimostra di avere le idee molto chiare. Lui non ha intenzione di dire basta ed anzi, fa capire di volere correre ancora per almeno altri due anni se non di più in Formula 1. È suo desiderio vincere il terzo titolo mondiale, cosa che ne farebbe il pilota più anziano in attività a trionfare. Se poi dovesse riuscirci dopo i 44 anni riuscirebbe a battere il record che appartiene a Nino Farina, vincitore nel 1950 a 44 anni di quella che fu la prima edizione in assoluto del mondiale di Formula 1.
Per quanto difficile possa sembrare, Alonso ci crede. Sia per un discorso legato alle motivazioni ed alla sua integrità fisica che per gli investimenti enormi che la Aston Martin sta compiendo. Ma poi non finirà con i motori. Lui ha intenzione di concedersi una vera e propria avventura esotica con la partecipazione alla celebre Dakar. E gli farebbe senz’altro piacere vincere il platonico titolo della Triple Crown, che spetta a chi riesce a fare suoi il GP di Monaco di Formula 1, la 24 Ore di Le Mans e la 500 Miglia di Indianapolis. L’unico pilota della storia ad esserci riuscito è il solo Graham Hill, papà di Demon Hill, nel 1972, dopo diversi successi a Monte Carlo ed un successo Oltreoceano nel 1966.
Per tre volte Alonso ha concorso alla 500 Miglia di Indy senza riuscirci. “Nando” ha già vinto a Monaco e pure alla 24 Ore di Le Mans, nel 2019. Tra l’altro lui ha vinto pure la corsa endurance di Daytona. Ma in realtà, a margine di un evento recente, lui ha dichiarato di non pensare ad Indianapolis. Lo farà dopo il ritiro dalla Formula 1, ma senza che la cosa diventi una ossessione. Di sicuro però la Dakar lo intriga, dopo una prima partecipazione nell’edizione del 2020 a bordo di una Toyota. Vincere sarebbe decisamente speciale, perché lo farebbe nel rally e lo renderebbe un pilota a dir poco universale e versatile. Ma non esente da guasti come capitata a tutti noi. Quel che gli è successo di recente è tragicomico.
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