E dopo Volkswagen e Stellantis, anche un altro colosso sta attraversando una crisi nera, negli Stati Uniti si teme il peggio.
Dopo Stellantis e Volkswagen, i due giganti dell’industria automobilistica che non riescono a far quadrare i conti, ora anche un altro colosso, questa volta americano, annuncia una crisi profonda, forse senza precedenti, e che rischia di scatenare migliaia di licenziamenti. Il settore dell’automotive sta affrontando un bruttissimo periodo, le vendite di automobili, ma anche quelle delle moto, sono sempre di meno.
Gran parte dei costruttori sta vivendo un periodo delicatissimo, complice il crollo delle vendite. Le motivazione di questa situazione sono molteplici: l’inflazione elevata, il caro vita alle stelle che impone alle famiglie di fare delle scelte, i costi ancora proibitivi delle auto elettriche, i costi delle materie prime, sempre meno reperibili, e quindi aumentati nel corso degli anni. Tutti questi elementi hanno inflitto un colpo durissimo al settore dell’automotive, incrementando il mercato dell’usato.
Il 2024 è stato un anno decisamente negativo per quanto riguarda le vendite di automobili, con un crollo verticale delle vendite di auto nuove, sia per quanto riguarda quelle a motore termico, sia ibrido plug-in, e sia elettrico 100%. Nonostante le innovazione messe a punto delle case automobilistiche, oggi acquistare una vettura nuova costa decisamente troppo, se rapportato alla media degli stipendi.
Diverse aziende sono state costrette a bloccare la produzione di molti veicoli e a chiudere diversi stabilimenti. In tutto ciò, a rimetterci sono anche i lavoratori, licenziati a migliaia solo negli ultimi due anni. Stellantis, ad esempio, ha pronto un piano di 15 mila licenziamenti per il 2025, a causa della chiusura di alcuni stabilimenti nei Paesi Bassi. Inoltre, è stata già annunciata la chiusura di tre stabilimenti in Germania.
Dall’altra parte dell’oceano, negli Stati Uniti, un altro colosso sta per minacciare la chiusura di alcune sedi, tagliando migliaia di posti di lavoro. Si tratta della storica General Motors, l’azienda con sede nella ormai spettrale Detroit. General Motors ha richiamato, al momento, 450 mila auto, la quasi totalità composta da pick-up e da SUV, ossia le auto più vendute in Nord America.
Il richiamo, questa volta, è determinato da un difetto legato alla spia del liquido dei freni, ciò metterebbe a rischio la sicurezza degli automobilisti. I modelli richiamati sono Chevrolet Silverado 1500, GMC Sierra 1500, GMC Yukon, Chevrolet Tahoe, Suburban, Yukon XL, Cadillac Escalade ed Escalade ESV, tutti modelli prodotti a partire dallo scorso anno.
Ma al problema se ne aggiunge un altro, ossia il licenziamento di 1700 dipendenti a partire da novembre, per via del crollo delle vendite. Gli operai saranno licenziati nello stabilimento di Fairfax Assembly, in Arkansas. La General Motors stessa ha annunciato il taglio della forza lavoro.
Cosa guida Valentino Rossi lontano dalle piste? Un modello che riflette il suo lato più…
Gli accessori per motociclisti più utilizzati in Italia riflettono un mix di sicurezza, comfort e…
Yamaha T-Max e Honda SH si contendono il mercato degli scooter, ma qual è il…
Matteo Salvini e la passione che non ha mai nascosto al pubblico: un lato meno…
Le novità di EICMA 2024 celebrano il meglio del motociclismo: modelli iconici, innovazioni elettriche e…
Un viaggio nei record di Marc Marquez in MotoGP, dalle sue vittorie ai primati che…