Nuovo ingresso per la scuderia giapponese, che ha scelto l’Italia per scegliere una figura che dovrà aiutarla a tornare tra le squadre più forti in MotoGP.
La Honda è reduce da fin troppe stagioni anonime, con la vittoria che manca dallo scorso decennio. Gli anni dal 2011 al 2019 sono stati quasi tutti contraddistinti da successi sia per quanto riguarda la classifica Piloti che quella Costruttori. Con la Casa delle Ali che iniziò la sua egemonia con Casey Stoner, tredici anni fa. Fecero eccezioni il 2012 ed il 2015 con Jorge Lorenzo e la Yamaha. L’ultima gioia per la Honda è giunta nel 2019 con Marc Marquez in sella.
Ora ci troviamo in piena egemonia Ducati, che per due anni sta dominando la scena con il suo team factory. Ma anche le squadre satelliti si stanno comportando bene, con Jorge Martin che ambisce a sottrarre a Pecco Bagnaia quello che sarebbe un favoloso hat trick. I due sono in competizione per il titolo, con la Pramac che intende rovinare la festa alla Ducati. Anche perché a fine anno ci sarà un divorzio tra il costruttore bolognese e la squadra toscana.
In tutto ciò, la Honda si è stufata di fare da sparring partner. Dalle parti di Tokyo c’è la ferma volontà di volere tornare ai livelli di un tempo. E per farlo occorre riorganizzare l’organigramma direttivo del reparto corse. I giapponesi hanno scelto di pescare in Italia proprio a questo scopo. Per quanto riguarda i piloti della squadra principale, dovrebbero essere riconfermati – e non si attendono sorprese in tal senso – Joan Mir e Luca Marini. Cambiano le cose invece in fase di concezione della moto per la prossima stagione.
Chi è l’italiano appena assunto dalla Honda
L’annuncio è arrivato a margine del GP del Giappone, a Motegi, che una volta era la sede designata del GP del Pacifico fin quando che Suzuka era inserito in calendario. Da parte della Honda è giunta la conferma che Romano Albesiano, ingegnere piemontese originario di Carrù, in provincia di Cuneo, è entrato a far parte della squadra come direttore tecnico. Albesiano ha una laurea in Ingegneria aeronautica al Politecnico di Torino. Lui lavora nel motociclismo sin dai primissimi anni Novanta, quando sviluppò le moto 500 per la Cagiva.
Romano Albesiano è stato anche impegnato nell’automobilismo con Mercedes AMG a metà anni Novanta, per poi rientrare in Cagiva e successivamente per andare in Piaggio ed Aprilia. A lui si devono modelli come la Tuono V4, la Caponord 1200 e le Dorsoduro, oltre a diverse Guzzi, come le California 1400. Un profilo come quello del nostro connazionale è proprio ciò che serve alla Honda, con tanta esperienza e tanto know how. Albesiano proviene proprio dalla Aprilia, e Joan Mir è entusiasta del suo approdo nella scuderia nipponica.
L’italiano prenderà il posto di Ken Kawauchi, che alla Honda non può dire di avere fatto bene. Lì poi Albesiano ritroverà Luca Marini, che dopo un anno di apprendistato ha tanta voglia di migliorare il suo andamento. Uno dei compiti del 60enne cuneese sarà quello di fare da raccordo tra la squadra impegnata sui vari circuiti in giro per il mondo e la base in Giappone.