A tutti capita nella vita di dare per scontate alcune cose, situazioni o persone, senza rendersi conto che, prima o poi arriva, il momento in cui, privandoci di ciò, sentiamo un grande vuoto.
E’ successo anche a Troy Bayliss, campionissimo australiano con sulla soglia dei 43 anni si trova sull’orlo di una crisi di nervi per la troppa noia, noia di una vita comune, normale, sicuramente ricca ma non più intensa e competitiva come quando era il pilota della Ducati in Superbike, per la precisione, il pilota Ducati più amato.
Troy, 43 anni il prossimo 30 marzo, si è ritirato dalle corse nel 2008, dopo aver vinto per la terza volta il titolo Superbike negli 8 anni passati in sella alla Ducati, quando nel 2008 subentrò a Fogarty.
Nel 2008 disse “D’ora in poi mi guarderò le corse sulla spiaggia con una birra in mano“, ebbene, non sono passati più che 3 anni ed un pezzo, ed il campione, idolo di ogni ducatista, di stare su quella spiaggia a Surfers Paradise è già stufo, al punto di contattare la Ducati per avere una moto e tornare a correre in Superbike.
L’idea di Bayliss è quella di entrare come wild card per almeno 2 gran premi e vedere come butta, anche perchè il campione australiano si sente ancora competitivo, molto competitivo, al punto che, avendo ricevuto il diniego dalla scuderia Bolognese, è intenzionato a tentare da solo, cominciando dai prossimi test in vista di Imola.
Certo può sembrare ingeneroso da parte di Ducati non concedere una possibilità ad un eroe che ancora oggi, nonostante Valentino Rossi e Carlos Checa, è l’incarnazione del marchio Ducati per tutti i tifosi della rossa, eppure non ce la sentiamo di condannare al 100% la scuderia bolognese perchè in questo momento diventerebbe difficile gestire due galli nello stesso pollaio della scuderia SBK.
Ora la palla passa alla Ducati, che dovrà trovare il modo di venirne fuori, in maniera elegante o comunque facendo tutti i passi giusti per non creare scompensi emotivi sia nei tifosi che nella scuderia Althea, insomma, un nodo non facile da sciogliere.
Magari un accordo per un paio di wild card potrebbe essere veramente la soluzione, di sicuro il popolo della rossa ne sarebbe felice, e si troverebbe nella pazzesca situazione di avere troppi campioni per cui tifare, a partire dal 9 volte mondiale Valentino Rossi, per arrivare al fresco campione in carica Carlos Checa, passando dal tricampione Troy Bayliss e non dimenticando che anche Nicky Hayden è stato campione del mondo (MotoGP 2006, in sella alla Honda).
Il tam tam mediatico è già partito, e Troy chiede il supporto di tutti i suoi tifosi, lanciando il suo appello tramite Twitter (twitter.com/troybaylisstic), chissà che la Ducati non cambi opionione facendolo scendere in pista sulla 1198R che lui stesso ha contribuito a far diventare una delle moto più vincenti della SBK.
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