Smetterà, Valentino Rossi. Dopo avere appeso il casco al chiodo con le moto, avrà luogo la fine anche di un’altra passione. Lui svela il periodo preciso.
Valentino Rossi non corre più in MotoGP dal 14 novembre 2021. I suoi esordi nel motomondiale risalgono al 1996, con l’ingresso nella allora classe delle 125. Ed è stato un successo dietro l’altro, con pochi fallimenti vissuti in più di 25 anni di carriera. Ma che comunque sono diventate importanti per potersi risollevare subito.
Anche l’esistenza di alcune “faide”, come quella con Jorge Lorenzo, hanno avuto il loro ruolo nel fornire motivazioni a Valentino Rossi ulteriori. Ma il campione di Tavullia è uno nato per vincere, in qualsiasi contesto ed in qualunque situazione. Anche ora che è proprietario del Pertamina Team VR46, che porta le sue iniziali.
Grazie alla sua Academy, Valentino Rossi ha dato modo ad alcuni affermati piloti di potere approdare nella classe più importante del motomondiale. Pecco Bagnaia, Fabio Di Giannantonio, Luca Marini sono solo alcuni dei protagonisti della MotoGP di oggi che hanno mosso i loro primi, importanti passi nella VR46 Academy.
E dopo un quarto di secolo vissuto sulle due ruote alla massima velocità, con nove titolo da campione del mondo vinti e tanti record conseguiti, Valentino Rossi oggi segue le gare direttamente dai box. Ma lui fa anche altro, anche se non per sempre. Lui stesso ha parlato di ritiro.
Tra le passioni di Valentino Rossi non ci sono solo le due ruote. A lui piacciono i motori in generale, con pure le quattro ruote ad appassionarlo. Tant’è vero che ha una collezione di veicoli strepitosa, tra Ferrari, Mercedes, Audi, Chevrolet, Dodge e tante altre marche rinomate. Ci sono veicoli da corsa, da rally e tanto altro nel garage di Tavullia gestito da suo padre Graziano.
Spesso e volentieri Il Dottore partecipa a delle gare di resistenza. Ad esempio a luglio scorso ha preso parte alla Sei Ore di San Paolo, in Brasile. In passato, all’incirca una ventina di anni fa quasi, anno più anno meno, lui fu invitato a testare una monoposto della Ferrari da Formula 1. Ed i risultati furono buoni. Poi ha partecipato più volte a delle competizioni ufficiali di rally.
Nel 2024 Rossi ha partecipato anche al GT World Challenge Europeo ed alla classe GT3 del WEC. L’età non conta e non è un problema, per lui che ha 45 anni. La preparazione sia fisica che mentale sono quelle richieste per potere competere in degli eventi ufficiali.
Uno dei suoi segreti per fare bene consiste anche nel sapersi isolare, senza pensare a fattori esterni in grado eventualmente di condizionarlo. Ad esempio lui non rallenterà mai pensando a sua figlia Giulietta, nata nel 2022 dalla compagna Francesca Sofia Novello. Tra l’altro la coppia è in attesa anche di un’altra figlia.
A motorsport.com il pesarese smentisce “il Drake” Enzo Ferrari, per il quale un pilota perde un secondo al giro pensando ad ogni suo figlio. L’unico problema per lui è costituito dall’inesorabile trascorrere del tempo. Invecchiare alla fine va ad influenzare le performance, nonostante la tanta palestra e le motivazioni. Per questo Rossi si augura di potere guidare in competizioni ufficiali almeno fino a quando avrà 55 anni, per poi ritirarsi.
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