MotoGP, arriva l’ufficialità: “Fino al 2026..”

È alle porte un cambiamento molto importante che andrà a riscrivere la MotoGP così come la conosciamo. I team dovranno adeguarsi.

MotoGP, tra qualche stagione avrà luogo un importante cambiamento. Ed un po’ come avverrà con le tante variazioni previste in Formula 1 per il 2026 e che faranno si che la progettazione delle monoposto verrà ridisegnata, anche per quanto riguarda la più importante categoria del motomondiale si verificheranno dei cambiamenti molto importanti.

MotoGP nuove regole 2027 sviluppo motori
Cambiamento epocale in vista in MotoGP (motomondiale.it) Foto Ansa

Nel caso della MotoGP, l’anno cruciale sarà il 2027. In quella stagione le motociclette cambieranno, con propulsori che saranno unicamente di 850 cc. Questa cosa andrà ad influire pure sulla aerodinamica, la quale risulterà più ridotta. Inoltre le squadre non potranno intervenire sui dispositivi di altezza di guida.

In virtù di ciò, è giunta una comunicazione ufficiale da parte della Grand Prix Commission che ha il compito di tenere sotto controllo i costi. Ma questa scelta intrapresa dall’organo di controllo della MotoGP ha anche un’altra funzione. Ovvero quella di garantire una equipollenza prestazionale tra le varie scuderie presenti in griglia di partenza.

Saranno quindi vietate delle modifiche dirette ai motori, anche se non mancano delle eccezioni. In situazioni che andranno a riguardare in modo diretto l’affidabilità e la sicurezza – ma sempre con il divieto assoluto di ricavare vantaggi in termini di prestazioni – le squadre potranno intervenire sui loro propulsori.

Cosa cambia in MotoGP nel 2027?

Per fare una sintesi estrema, nel 2026 entrerà in vigore il blocco dello sviluppo dei motori per la MotoGP. Così i team potranno concentrare le loro risorse sul cambiamento annunciato per il 2027, quando arriveranno i motori da 850 cc. Però questa cosa non varrà per quelle compagini che risulteranno avere meno del 35% dei punti in totale, cosa che le tiene relegate nella fascia D.

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Una gara di MotoGP (motomondiale.it) Foto Instagram @motogp

Ad oggi sono la Honda e la Yamaha ad essere interessate da questa situazione. Quindi per loro il blocco dello sviluppo dei motori non si applica. Salire eventualmente di fascia farà invece scattare l’obbligo pure per loro. In generale si tratta della seconda volta che la MotoGP accoglie un grosso cambiamento in epoca recente.

C’è pure il precedente del 2012, che vide i motori da 1000 cc rimpiazzare quelli da 800 cc. Il congelamento dello sviluppo dei propulsori avrà quindi anche lo scopo di destinare maggiori risorse alla progettazione ed alla creazione dei nuovi motori richiesti a partire dal 2027.

Il blocco sarà operativo dal 2026, però per tutte le altre scuderie non incluse nella fascia D la cosa partirà di fatto dall’anno prossimo. I motori del 2025 andranno infatti usati pure per la stagione che verrà dopo, proprio quella 2026. C’è pure un altro precedente da segnalare, ovvero quello avvenuto nel 2020 a causa della pandemia. In quella circostanza i motori 2020 furono impiegati pure nel 2021 per le squadre clienti.

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