Allarme Aston Martin, rischio tracollo come il PSG: l’ultimatum

L’azienda Aston Martin, protagonista tra le scuderie più illustri della Formula 1 è a rischio come il PSG nel calcio: l’ultimo avvertimento.

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Motori Aston Martin, veicoli da strada e Formula 1 (Motomondiale.it)

L’Aston Martin, celebre casa automobilistica e scuderia di Formula 1, sta attraversando un momento di grande incertezza. Nonostante sia da sempre associata a prestazioni di alto livello e grande prestigio, negli ultimi tempi sono emersi segnali preoccupanti che mettono in forte discussione il futuro del team. Il rischio è che la scuderia possa subire un tracollo simile a quello vissuto dal Paris Saint-Germain nel mondo del calcio.

L’Aston Martin come il PSG: il riferimento al club parigino è inevitabile

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Monoposto Aston Martin sotto la pioggia battente (Motomondiale.it)

Ad attirare l’attenzione su un ipotetico e catastrofico scenario è stato Nico Rosberg, ex campione del mondo di Formula 1, che ha lanciato un monito alla dirigenza di Aston Martin. Rosberg ha messo in guardia i vertici della scuderia britannica dal ripetere un errore strategico già visto in altre realtà sportive. Nelle sue dichiarazioni, l’ex pilota ha fatto riferimento esplicito al PSG, uno dei club calcistici più ricchi al mondo, noto per l’aver acquisito, tutto in una volta, campioni del calibro di Lionel Messi, Neymar e Kylian Mbappé, con una forte ambizione che fino a quel momento per il club parigino non rappresentava altro che un sogno destinato a rimanere chiuso e sigillato nel cassetto.

Aston Martin, il timore del modello “PSG” è dietro l’angolo: la raccomandazione

Secondo Nico Rosberg, l’Aston Martin rischia di cadere nella stessa trappola del PSG, subendo un tracollo storico. Sebbene la scuderia stia cercando di migliorare il proprio organico con figure tecniche di altissimo livello, come Adrian Newey, ingegnere tra i più stimati nel mondo della Formula 1, l’ex campione del mondo 2016 avverte che potrebbe non essere sufficiente. Il campione tedesco ha sottolineato come, per ottenere risultati proficui, sia necessario creare un ambiente coeso, in cui ogni elemento del team britannico lavori in sinergia, e non affidarsi semplicemente a un gruppo di individui talentuosi ma disomogenei. Nonostante gli ingenti investimenti, infatti, il PSG non è riuscito a raggiungere l’obiettivo prefissato della tanto agognata Champions League, dimostrando che il denaro da solo non garantisce il successo.

Il paragone con il PSG, quindi, non riguarda solo la capacità di spesa, ma anche il rischio di formare una squadra di “stelle” senza una vera collaborazione interna. Nel calcio, acquistare i migliori giocatori del mondo non ha garantito al PSG gli obiettivi prefissati. Nello stesso modo, Rosberg teme che l’Aston Martin, pur dotandosi dei migliori tecnici e ingegneri, possa non riuscire a prevalere sui rivali più accreditati della Formula 1, tra cui Ferrari e McLaren. Il timore di un “boomerang” è chiaro: se il team non trova il modo di far lavorare insieme questi nuovi talenti, il timore principale è che gli investimenti non producano i risultati sperati e l’Aston Martin resti radicata ai suoi attuali livelli.

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