La Formula 1 si sta preparando a sbarcare negli Stati Uniti, per correre il Gran Premio di Austin, in Texas: allarme penalità power unit.
Dalla Repubblica di Singapore agli Stati Uniti, dall’altra parte del mondo. La Formula 1 gira come una trottola ed è pronta a sbarcare ad Austin, in Texas, il prossimo 20 ottobre. Se la doppietta di gare a Baku e Singapore non ha visto stravolgimenti particolari per quanto riguarda la messa a punto di motori e di trasmissioni, in America tutto potrebbe essere messo in discussione.
Scatta l’allarme per quanto riguarda la sostituzione di componentistiche delle power unit, e ciò costringe i team a ricorrere ai ripari, rivedendo tutto l’assetto delle vetture. In Texas, il tema power unit potrebbe condizionare fortemente la gara e stravolgere la classifica. Nel prossimo Gran Premio, infatti, potrebbero essere applicate delle sanzioni che modificheranno la partenza sulla griglia.
Allarme power unit nel Gran Premio del Texas, cosa dovranno modificare le scuderie: la situazione
Il circuito di Baku ha visto la Mercedes di Lewis Hamilton alle prese con la sostituzione della power unit, vista la rottura del primo motore in Australia. Ma anche Esteban Ocon su Alpine è stato costretto alla sostituzione della sua power unit, mentre in casa Sauber il pilota cinese Guanuy Zhou ha dovuto montare la terza centralina e il terzo pacco batterie.
A rischio penalità, oltre a Max Verstappen, c’è anche Lando Norris con McLaren, visto l’utilizzo del quarto gruppo trasmissione, mentre Sainz, Gasly e Bottas hanno recentemente sostituito il cambio. Delle sei gare rimaste, quattro faranno impiego della tanto contestata gara Sprint, mentre tre gare in particolare, Qatar, Brasile e Messico, metteranno a dura prova i motori delle auto.
Secondo il regolamento, le scuderie hanno a disposizione un numero preciso di cambi tecnici sui veicoli, terminato il quale scatta la sanzione, che prevede la retrocessione sulla griglia di partenza. Per evitare rischi di sanzioni, le scuderie che sono al limite (ossia 5 cambi) non potranno apportare modifiche in Texas, ma nel frattempo si segnala già una penalità sulla griglia di partenza.
GP di Austin, incubo penalità per le modifiche alle power unit: un pilota partirà in svantaggio
La tappa texana di Austin è la seconda gara statunitense del 2024, e con l’avvicinarsi della conclusione del campionato aumenta il rischio di penalità in griglia, dovuto proprio alla sostituzione di alcuni elementi e componenti, come la power unit. Infatti, i limiti imposti dal regolamento spesso collidono con le esigenze delle singole scuderie, per quanto riguarda potenza e assetto delle vetture.
Spesso le penalità sono scaturite da problematiche varie, come imprevisti, rotture meccaniche e sostituzioni improvvisate. Gli inconvenienti tecnici avvengono sempre, e ciò rende ancora più affascinante questo sport. Tuttavia, inconvenienti tecnici e regolamento spesso collidono. Ad esempio, per il Gran Premio di Austin il team Racing Bulls sostituirà il pilota Daniel Ricciardo, licenziato, con il nuovo arrivato Liam Lawson.
Il giovane pilota neozelandese, però, partirà subito con una penalità, arretrando di dieci posizioni sulla griglia, per via della sostituzione di componenti della power unit, consentiti in un numero limitato durante il campionato. Hanno già sforato il numero di modifiche consentite sulla loro vettura i piloti Verstappen, Perez, Hamilton, Ocon, Gasly e Tsunoda, arrivati a 5 cambi ciascuno. Alla prossima modifica scatterà automaticamente la sanzione.