Sarà una coppia da sogno quella che correrà per la Ducati ufficiale nella prossima stagione. Ma quante insidie al contempo nasconde il duo Bagnaia-Marquez.
La Ducati potrà contare su due assi nel 2025. A Pecco Bagnaia la Rossa ha affiancato Marc Marquez come altro pilota, al posto di Enea Bastianini. Questa cosa sta facendo discutere sin dall’annuncio arrivato ad inizio giugno scorso. Perché in molti prefigurano una vera e propria guerra tra l’italiano e lo spagnolo.
È vero che insieme fanno ben otto titoli mondiali della Moto GP (due per Bagnaia e sei per Marc, n.d.r.). Ma è vero anche che entrambi puntano a vincere ancora, potendo disporre della moto più competitiva del lotto. E nessuno intende stare all’ombra del proprio compagno di squadra/rivale.
Si sa, proprio il compagno di squadra è il primo avversario da battere. E nel caso della Ducati, mai affermazione sarà più vera, con Bagnaia e Marquez che – c’è da mettere la mano sul fuoco – staranno molto stretti nello stesso box.
Si rischia di fare la fine di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, con il Dottore che volle la realizzazione di un muro a separare il suo team da quello dello spagnolo. Non sempre avere due piloti fortissimi può rappresentare un vantaggio per una scuderia, e non vale solo per le due ruote. Lo ribadisce pure un ex campione del mondo che ha lavorato in maniera diretta proprio con Valentino Rossi.
Si tratta di Luca Cadalora, vincitore della classe 125 nel 1986 e di due titoli della 250 nel 1991 e nel 1992. Il modenese classe 1963, dal 2016 al 2018 ha collaborato con Rossi in qualità di allenatore personale del campione di Tavullia. La scelta di non puntare su Jorge Martin non è stata ancora compresa da tutti.
Martin si sta contendendo il Motomondiale 2024 con Bagnaia, a bordo della sua Pramac Ducati. Invece Marc Marquez guida una Ducati Desmosedici del Team Gresini. Il fatto è che Marquez è più anziano, più costoso e – diciamolo apertamente – più problematico. Nel lotto dei piloti attuali della MotoGP non sta simpatico a molti, Bagnaia e Bastianini inclusi.
Invece tra Pecco e Martin c’è rispetto reciproco. Poi Marquez veniva da un periodo complicato, contraddistinto da diverse cadute. Ma una volta che ha imparato a conoscere la sua Ducati cliente, il suo rendimento è migliorato, con 8 podi e due vittorie in stagione. Anche se la lotta per il titolo non lo ha mai visto pienamente coinvolto.
Da parte di Gigi Dall’Igna ci sarà il compito delicatissimo e che di certo gli toglierà il sonno per molte notti di dovere gestire i suoi due piloti di punta del team factory, cercando di evitare polemiche. Una cosa rimarcata ora pure da Cadalora. Ed oltre a questo, il direttore del reparto corse della Ducati dovrà essere bravo a non scontentare l’uno quando si tratterà di elogiare l’altro e viceversa. E poi, qualora uno dei due tra Bagnaia e Marquez dovesse ritrovarsi attardato in classifica, ad un certo punto sarà disponibile ad aiutare il compagno di squadra meglio messo?
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