La lotta per il Mondiale di MotoGP tra Bagnaia e Martin è nel suo momento cruciale. Intanto è “ufficiale” la decisione della Ducati
Il weekend di Philipp Island in Australia ha confermato il primato nella classifica del mondiale di MotoGP di Jorge Martin. Grazie alla vittoria nella Sprint Race e al secondo posto nella gara della domenica alle spalle di Marc Marquez, il pilota spagnolo della Pramac ha portato a 26 i punti di vantaggio su Bagnaia.
Il duello proseguirà nel prossimo fine settimana sul circuito di Buriram in Thailandia dove il campione in carica della Ducati proverà ad accorciare le distanze per rendere ancora più incerto il finale di stagione che prevede ulteriori due gare a Sepang in Malesia e a Valencia.
Vedremo se anche in questo Mondiale, come negli ultimi due vinti da Bagnaia, il vincitore si deciderà nell’ultima gara. Le premesse ci sono tutte anche se l’alfiere della Ducati non può permettersi di perdere ulteriore terreno da un Martin voglioso di prendersi la rivincita dopo la terribile delusione dello scorso anno quando una caduta nel GP di finale di Valencia ha favorito il bis iridato di Pecco, comunque già avanti in classifica.
La certezza in un Mondiale di MotoGP ancora conteso è che il vincitore sarà un pilota della Ducati. Oltre a questo, anche coloro che potrebbero entrare nella lotta tra Martin e Bagnaia guidano una Desmosedici di Borgo Panigale. L’esempio lampante è Marc Marquez, vincitore a Philipp Island per la terza volta in stagione. Attenzione anche a Bastianini che contende proprio a Marquez il terzo posto nella classifica generale ora distante solo 14 punti.
In una situazione del genere di dominio assoluto della Ducati, dalla Scuderia è arrivata la decisione di non impartire alcun team order per favorire uno dei contendenti.
La conferma ulteriore è arrivata da Davide Tardozzi. Intervistato da Sky Sport, il direttore sportivo della Ducati ha ribadito che tutti i piloti saranno lasciati liberi di correre ma ad una condizione. “Abbiamo semplicemente detto loro di non essere aggressivi – si legge nelle dichiarazioni riprese da FormulaPassion – Tutti sanno questa cosa. Li lasciamo liberi di correre perché vogliamo lo spettacolo. E’ un orgoglio avere sei Ducati nelle prime sei posizioni.”
Tardozzi ha tenuto anche a precisare come la gara in Australia abbia evidenziato il fatto che Bagnaia non sia favorito dal team VR46 di Valentino Rossi. La riprova ulteriore a riguardo è arrivata dal duello iniziale in gara che ha coinvolto lo stesso Bagnaia e Marco Bezzecchi. Il campione in carica della Ducati, peraltro, aveva dichiarato alla vigilia del GP di Phillip Island di ritenere giusto che non ci siano ordini di scuderia in questa fase decisiva del Mondiale.
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