Spunta una novità inaspettata per quanto riguarda l’RC Moto. Ecco cosa fanno la maggior parte dei motociclisti italiani
Si avvicina il periodo più difficile per la gran parte dei motociclisti italiani che, con l’inverno alle porte, dovranno sfidare le possibili condizioni climatiche avverse se vorranno ancora concedersi qualche altra uscita alla guida delle loro moto.
Non sono pochi i centauri che non si rassegnano facilmente all’idea di parcheggiare la moto in garage per una sorta di letargo invernale in vista del ritorno di periodi più favorevoli per percorrere le strade e gli itinerari preferiti. Se la utilizzate o meno durante l’inverno, per tutti i proprietari di moto (e scooter) vige sempre l’obbligo di dotarsi di una polizza RC che copra almeno le eventuali responsabilità o i danni procurati in caso di sinistro.
Il settore dell’automotive è stato uno dei colpiti dall’aumento dei prezzi che si è registrato ovunque nel periodo post covid. E’ aumentato tutto o quasi. Oltre al costo dei veicoli (con i listini soprattutto delle auto in netta salita), si pagano di più anche i pezzi di ricambio e gli eventuali interventi di riparazione in officina. Per questo motivo, anche il costo della polizza assicurativa di base per moto, scooter e auto è cresciuto.
RC Moto, la scelta è sorprendente
Stando ai dati diffusi dall’IVASS la scorsa estate, il premio assicurativo da pagare per un polizza RC auto è aumentato del 6% rispetto al 2023, un incremento dei costi che si ripercuote anche nel settore moto, nel quale i costi sono già di per sé molto elevati, considerata la maggiore incidentalità di questi mezzi.
Nonostante i citati aumenti, un’indagine condotta da SWG per VertiMovers (l’osservatorio sulle abitudini di mobilità e protezione del brand assicurativo) ha svelato quella che potremmo definire una sana abitudine di molti motociclisti italiani.
Lo studio ha svelato come il 75% dei motociclisti intervistati abbia optato per coperture assicurative aggiuntive rispetto alla RC di base. Una scelta evidentemente scaturita dall’esigenza di guidare con maggiore sicurezza per sé e gli altri utenti della strada. Tra le opzioni scelte con più frequenza figurano l’assistenza stradale (52%), la polizza infortuni che tutela chi guida il mezzo (36%), la tutela legale (34%) e la copertura furti e incendio (31%).
Tra le meno richieste, invece, le polizze contro gli atti vandalici e i danni procurati da agenti atmosferici, un’opzione quest’ultima che invece è in aumento per gli automobilisti, verosimilmente allarmati dai recenti eventi climatici estremi.