MotoGP: a Jerez la Ducati non punge, e Valentino Rossi finisce al 9° posto

Valentino Rossi, 9° tempo nella prima giornata di test a Jerez

Sembra un incubo, un incubo dal quale i tifosi della Rossa vorrebbero svegliarsi al più presto, anche perchè tra 10 giorni comincia il campionato.

Valentino Rossi e la Desmo GP12 non infilzano gli avversari, anzi, Rossi conclude con un deludente distacco dalla testa di 1,7 secondi, ancora peggio dei test precedenti, ed ancora peggio se si considera che la pista di Jerez è persino più corta.

La delusione è anche nelle parole di Rossi, che si è visto passare anche dal compagno di squadra Hayden (6° con 1,2 di distacco dalla vetta). Insomma, se il buongiorno si vede dal mattino, sarà un’altro anno difficile per i tifosi della Ducati.

Il problema sembra sempre lo stesso, l’ingresso in curva, e la cosa peggiore è che pare sia un problema ad oggi non risolvibile, o comunque non di facile approccio.

Nicky Hayden (Ducati Team) 6° in 1:40.512 (77 giri)
E’ stato bello, oggi, poter tornare a guidare la moto sentendosi quasi al cento per cento della forma, dopo aver perso il test a Valencia e aver dovuto “limitare i danni” in quelli della Malesia dove, soprattutto per quanto riguarda il primo test, non ero a posto fisicamente. Qui invece mi sentivo bene ho potuto guidare tutto il giorno e chiudere sesto, una posizione che non è male anche se il distacco è obiettivamente ancora alto. Questo perché dopo un buon inizio non abbiamo migliorato abbastanza mentre, chi era davanti, ha continuato a progredire. Effettivamente è un po’ frustrante ma è anche vero che potendo girare tutto il giorno, senza provare mille cose diverse, abbiamo raccolto tanti dati, e ci siamo chiariti le idee per domani. Il nostro obiettivo naturalmente è avvicinarci ai primi anche per quanto riguarda i tempi.”
Valentino Rossi (Ducati Team) 9° in 1:40.920 (64 giri)
Oggi abbiamo risolto diverse cose ma non una molto importante, ovvero l’inserimento in curva, soprattutto in quelle più veloci, dove non riesco ad essere incisivo e dove, quindi, accumulo la maggior parte del gap che paghiamo. Non riesco a caricare abbastanza l’anteriore, a entrare forte e, di conseguenza, ad avere sufficiente velocità in percorrenza di curva. Per questo siamo lontani da quelli davanti. Verso la fine abbiamo trovato un setting più promettente, tanto che sono riuscito a ripetere il mio tempo veloce con gomme molto usate ma ormai erano le cinque e mezza, la temperatura era calata e abbiamo deciso di riprendere a lavoraci sopra domani perché pensiamo che ci sia del margine. Nicky oggi è andato meglio e dobbiamo ridurre il distacco anche noi”.
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