Con sorpresa di tutti, gli incentivi per ciclomotori e motocicli sono ufficialmente ripartiti. Andiamo a scoprire i dettagli sugli sconti.
Il mercato dell’auto è in crisi, non che quello delle due ruote sia messo tanto meglio. Ecco perché in Italia, a sorpresa, è ufficialmente ripartito l’Ecobonus per ciclomotori e motocicli, con 22,5 milioni di euro che sono stati stanziati. Gli incentivi prevedono dei contributi sino al 30% del prezzo per l’acquisto di veicoli full electric, massimo 4.000 euro con la rottamazione.

La buona notizia è che sono previsti degli sconti sino al 20% anche per veicoli non elettrici, ma la conditio sine qua non per poterne approfittare è che si tratti di veicoli con basse emissioni, sino ad un massimo di 2.500 euro. L’obiettivo è quello di rendere il parco di ciclomotori e motocicli sempre più pulito, in base al piano per la transizione ecologica del mondo dei trasporti, per sostenere sia la filiera produttiva italiana che il mercato delle due ruote. Il target è quello di raggiungere una crescita prevista tra il 15% ed il 20%. Secondo quanto comunicato, gli incentivi sono già disponibili e ci si potrà prenotare sino all’esaurimento dei fondi, con termine massimo fissato al prossimo 31 di dicembre.
Incentivi moto, ecco le informazioni sull’Ecobonus
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha annunciato dunque la riapertura della piattaforma Ecobonus, con risorse sino a 30 milioni di euro che verranno utilizzate dai concessionari per poter prenotare i contributi da spendere sugli ordini dei clienti. I veicoli che rientrano negli incentivi sono di categoria L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e ed L7E, con i contributi che saranno differenziati in base alle emissioni ed anche all’eventuale esistenza di un veicolo da rottamare. Il contributo, in caso di rottamazione di un veicolo di categoria tra Euro 0 ed Euro 3 per acquistare un modello elettrico arriva a 4.000 euro, ma scende a 3.000 euro senza rottamazione.

Se l’obiettivo è l’acquisto di una moto o di un ciclomotore non elettrico, con emissioni tra i 21 ed i 120 g/km di CO2, il contributo è del 20% del prezzo, sino ad un massimo di 2.500 euro se si decide di procedere alla rottamazione. Un portavoce del MIMIT ha così commentato: “Questi incentivi non solo favoriscono la diffusione dei mezzi di trasporto più sostenibili, ma aiutano anche la filiera produttiva del nostro paese, che può vantare delle eccellenze riconosciute a livello globale nel mondo delle due ruote“.