Mattia Pasini soddisfatto della prestazione ai test, ma il gap con le moto ufficiali è netto

Mattia Pasini sulla ART della Speed Master ai test di Jerez

Il team Speed Master ha continuato il lavoro cominciato sul tracciato andaluso durante i test privati del mese di febbraio. Inizialmente la squadra si è concentrata sull’elettronica della ART, sfruttando la prima giornata per analizzare e comparare i dati con quelli precedentemente raccolti. Nella seconda giornata, la pioggia ha impedito di seguire il programma prestabilito. Questa è stata però una buona occasione per completare diversi giri sul tracciato bagnato e scoprire le reazioni della moto.

Il maltempo ha lasciato Jerez per l’ultimo giorno di test, nel quale Mattia Pasini e la sua squadra si sono concentrati sulla messa a punto e sulla scelta degli pneumatici. L’Italiano ha concluso con il tempo di 1’42.184, in diciottesima posizione.

Mattia Pasini #54 – 18° in 1’42.184
In generale questi tre giorni di test sono andati abbastanza bene. Venerdì siamo partiti con lo shakedown della seconda moto, che era nuova per noi. Abbiamo fatto alcune modifiche minime, ma principalmente abbiamo cercato di fare più chilometri possibili, senza preoccuparci del tempo sul giro e della posizione finale. Ieri con la pista bagnata siamo andati bene, abbiamo fatto un buon lavoro e ora abbiamo delle informazioni importanti per le prossime occasioni in cui pioverà. Oggi abbiamo lavorato sulla moto e sul setting, per cercare di migliorarla poco a poco. Abbiamo raccolto molti dati. Peccato per la scivolata poco prima della conclusione del test, non ci serviva. Avevamo preso una strada nuova per la ciclistica che secondo me ci avrebbe aiutato a progredire. Ora continueremo a lavorare su questa strada, tutto sommato sono contento della nostra preparazione in vista del Qatar.

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