Bisognava aspettare l’ultimo giorno dei test ufficiali ma alla fine gli sforzi sono stati ripagati, domenica la Ducati GP12 ha dato dimostrazione di esserci e di essere intenzionata a dar battaglia ad Honda e Yamaha.
Certo il gap (quasi un secondo per Rossi su Stoner) è ancora importante, ma i progressi fatti dopo aver cambiato radicalmente gli assetti e quanto fatto fino a due giorni prima, sembrano aver dato una svolta importante al lavoro del team. Ora sembra che ci siano le possibilità di poter mettere a punto una moto competitiva.
Il Ducati Team domenica ha visto i suoi piloti, Valentino Rossi e Nicky Hayden, chiudere la giornata rispettivamente in sesta e ottava posizione, un risultato che entrambi giudicano soddisfacente nel contesto del percorso di sviluppo che stanno portando avanti con la GP12 e con la quale, finora, hanno disputato, tra l’altro, solo sette giorni di prove.
Valentino Rossi (Ducati Team) 6° in 1’39.733 (90 giri)
“Oggi è andata molto meglio di venerdì e io sono contento… siamo contenti. Purtroppo a “Sepang 2” avevamo seguito una messa a punto che andava in una direzione sbagliata, cosa che abbiamo un po’ pagato anche qui, venerdì, perché eravamo ripartiti da quegli assetti. Poi ci si è messa la pioggia, sabato, che ci ha fatto perdere un giorno intero, mentre oggi, finalmente, abbiamo lavorato bene tutto il giorno. Passo dopo passo abbiamo tirato fuori il nostro potenziale attuale: sono sesto, ho fatto 1’39.7 che è un buon tempo considerando che questa moto ha 6 o 7 giorni di vita, praticamente. Abbiamo modificato il set-up, prima dietro poi davanti e adesso entro di nuovo in curva abbastanza bene, riesco a piegare, posso “osare” un po’ di più. Quindi anche se sappiamo chiaramente che la strada è ancora lunga, guardando il distacco dai primi, possiamo dire di essere pronti per la prima gara”.
Nicky Hayden (Ducati Team) 8°, 1’39.919 (91 giri)
“E’ stato un giorno di lavoro molto, molto intenso. Abbiamo perso cosi tanto tempo a causa della mia spalla infortunata che, sintetizzando, si può dire che abbiamo dovuto concentrare un’intera stagione di test invernali in un unico fine settimana! Oggi abbiamo provato diverse cose sulla moto e ne abbiamo capite altre. Non sono entusiasta del mio tempo perché pensavo di andare un po’ più forte, ma nei curvoni veloci faccio ancora fatica. Abbiamo del lavoro da fare, è chiaro, ma adesso è tempo di pensare al Qatar. Non vedo l’ora che la stagione inizi perché in ogni caso dopo questa sessione mi sento decisamente meglio: sono quasi al cento per cento della forma e comincio a capire un po’ di più la moto. E’ arrivato il momento di mettere le carte sul tavolo e vedere a che punto siamo davvero”.
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