Maverick Viñales inarrestabile, ma è grandiosa la gara di Romano Fenati, 2°

La neonata Moto3, che sostituisce la vecchia 125 (motori 250cc, 4 tempi, ma non necessariamente derivati dalla serie, come invece dev’essere in Moto2), battezza anche il magnifico esordio dell’azzurro Romano Fenati, con la Honda Ftr gestita direttamente dalla nostra federazione, che arriva secondo dietro al favorito al titolo, lo spagnolo Maverick Viñales.

Il tedesco Sandro Cortese, Maverick Viñales e il francese Louis Rossi scattano dalla prima fila, ma alla prima curva Romano Fenati, partito dalla piazzola numero 6, è già primo davanti al giovane australiano Sissis, a Cortese, Rossi e Viñales. Tonucci finisce subito a terra, con l’altra moto del Team Italia.

Al secondo giro il vantaggio di Fenati sul quartetto inseguitore raggiunge i due secondi. Ci mette solo una tornata Viñales a liberarsi della compagnia e ad involarsi alla caccia del giovanissimo azzurro. Dietro rimontano Salom e Oliveira.

A forza di giri veloci, lo spagnolo raggiunge l’italiano, che è comunque il secondo pilota più veloce in pista. A circa tre secondi, Salom e Oliveira scavalcano Cortese, seguito da Rossi e Sissis. Al sesto giro, il motore di Viñales(Ktm) gli permette di superare facilmente Fenati (Ftr Honda).

Cortese, Oliveira e Salom battagliano per il terzo posto, permettendo ad altri inseguitori, tra cui il malese Khairuddin, di avvicinarsi.
Fenati approfitta della scia per non perdere il contatto da Vinales che, dopo alcuni giri tirati in cui non era riuscito a fare il vuoto, fa passare Fenati per non lasciargli il privilegio dello studio della propria traiettoria. Gli inseguitori hanno già 9 secondi di ritardo.

Dopo due giri torna in testa Vinales, mentre alla lotta per il podio si aggiunge l’inglese Danny Kent: ora è un gruppo di 7 piloti all’inseguimento dei fuggitivi. La moto del team Ktm comincia ad allungare al giro 13: Fenati non ha l’abitudine a gare più lunghe di mezz’ora e sembra non averne più: a questo si aggiunge un sovraconsumo delle gomme.

Quella di Vinales diventa una passerella, e la vittoria arriva con un vantaggio di circa quattro secondi su Fenati. La volata per il podio è vinta, dopo una battaglia spettacolare, dall’esperienza di Cortese, seguito da Salom, Oliveira, Khairuddin, Sissis, Kent e Rossi.

Anonime le prove degli altri italiani: Antonelli (Team Honda Gresini), dopo essere stato a lungo decimo, viene scavalcato da altri piloti (tra cui il campioncino spagnolo Rins) e chiude fuori dai punti, Simone Grotzkyj oltre la ventesima posizione, mentre Morciano si trova tra le mani un mezzo, la Ioda, ancora acerbo, che lo costringe ai box dopo 10 giri (aveva già faticato a partire), per lo spegnimento del motore.