Una domenica da dimenticare per i tifosi (e i piloti) della Superbike. Nel tempio della velocità va in scena il nulla, o quasi, a causa di un nubifragio che allaga la pista e delude tutti, tranne Tom Sykes, unico “vincitore” della mezza gara andata in scena.
Gara1 comincia con un cielo che non promette nulla di buono e dopo 3 giri arriva la conferma, pioggia a catinelle e bandiera rossa, inutile il tentativo di aspettare un eventuale segno di schiarita, anche se nel frattempo chi era uscito di pista ha la possibilità di far rimettere a posto la propria moto, come successo a Marco Melandri, per esempio.
Si aspetta, ma il tempo non garantisce nulla di buono, e nemmeno il sopralluogo dei piloti con le safety car da gli esiti sperati dai tifosi, che nel frattempo si lasciano andare a fischi e commenti di disapprovazione.
Con buona pace dei tifosi bisogna comunque pensare che la prima cosa da tenere in considerazione è la sicurezza dei piloti, ed oggettivamente in alcuni punti sarebbe stato necessario un gommone al posto di una moto.
Quando diventa palese che non si correrà Gara1, tutti aspettano con fiducia almeno una schiarita o una uniformità nelle condizioni della pista per Gara2, che effettivamente prende il via, seppur con gran ritardo sulla tabella di marcia, ma che non dura più di 8 giri.
Gli unici a guadagnarci qualcosa in questa domenica brianzola sono Tom Sykes e la Kawasaki, che trovandosi in testa ottengono la vittoria (come successo ad Assen a Guintoli in Gara1 nel GP precedente), che vuol dire terzo posto a soli 6 punti di distacco in classifica per il pilota e prima affermazione a Monza per la casa motociclistica giapponese.
Per carità, non che Sykes non meritasse di vincere, però è un peccato che nel circuito più spettacolare del mondiale, ci si sia dovuti accontentare di qualche giro, dannata la piogga … insomma.
Tuttavia l’uomo più veloce della SBK, trova conferma del suo stato di grazia scattando dalla prima fila e prendendosi con facilità la testa del gruppo, accumulando ben 9 secondi di margine in pochi giri, ovviamente pioggia compresa.
Per quanto riguarda la classifica la testa rimane invariata, Biaggi (Aprilia Racing), Checa (Ducati Althea Racing) e Sykes rimangono rispettivamente primo, secondo e terzo, ma il pilota della Kawasaki mangia ben 7 punti a Max Biaggi e 8 a Carlos Checa, diventando a tutti gli effetti la terza forza del campionato.
Un terzetto che stacca di 20 punti Marco Melandri (BMW Motorrad), che al quarto posto mantiene la BMW nel gruppo delle case che contano, insieme ad Aprilia, Ducati e Kawasaki.
Ora occhi puntati al meteo e a Donington Park, dove il 13 maggio la Superbike, meteo permettendo, andrà in scena per il quinto appuntamento mondiale, e dove lo scorso anno si spartirono la torta Marco Melandri e Carlos Checa.