Bufala? Scoop improvvisato? Voglia di scandalo o verità?
Non è facile dare una risposta alla notizia (?) apparsa oggi su The Telegraph a firma di Tom Cary ma più di un tifoso intanto è andato nel panico.
Secondo Cary la poca competitività della Ducati, la prospettiva di fare un’altra annata come quella del 2011 e il probabile abbandono nel prossimo inverno di Jeremy Burgess (ingegnere australiano a capo del team di Valentino Rossi), sono le cause che porterebbero il campione di Tavullia ad abbandonare la MotoGP.
A tutto questo il giornalista inglese aggiunge che Audi, nuova proprietaria della Ducati, non ha alcuna intenzione di sforare i budget previsti per rendere competitiva la moto, e questo creerebbe un ulteriore punto di rottura tra Valentino e la Ducati, tanto più che la bozza di contratto per prolungare di altri due anni il sodalizio, è ancora in sospeso.
Insomma, sembra che una girandola di sfortuna e di episodi funesti si sia concentrata sul capo di Rossi per convincerlo ad appendere il casco al chiodo, ma solo per quanto riguarda la moto però, perchè sempre secondo l’autore dell’articolo, Rossi starebbe pensando di darsi alle quattro ruote, magari proprio nei rally.
Tutto questo si scontra pesantemente con quanto affermato non più di 20 giorni fa quando Valentino, braccato dalle Iene, intervistava suo padre Graziano al quale usciva una battuta/dichiarazione che diceva “Valentino ha ancora tanta voglia di stare nella MotoGP e penso che farà almeno altri 3-4 anni”.
Certo non la si puà prendere per una dichiarazione ufficiale, ma vale tanto quanto (e forse di più), le “anonime” ma “sicure” fonti di Cary, che sembra aver attinto il desiderio di prepensionamento di Rossi direttamente da persone intime con il pilota, alle quali proprio Valentino avrebbe fatto certe dichiarazioni (probabilmente con il giornalista del Telegraph che casualmente era li di passaggio ed ha sentito tutto…).
Un articolo bomba insomma, o forse solo un petardo, che arriva, guarda caso, subito dopo la prestazione più convincente del pilota in questo inizio di stagione.
Prestazione non da “Top rider” intendiamoci, ma pur sempre meglio delle ultime disgraziate uscite, quando a momenti persino una CRT sembrava esser diventata meglio della Ducati.
Staremo a vedere, per esperienza ci permettiamo di porgere un minimo dubbio sulla veridicità dell’articolo, soprattutto vista la tanta capacità dei media inglesi di cercare scoop e scandali anche dove non ce n’è nemmeno l’ombra.
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