Superbike: Max Biaggi in chiaroscuro “siamo all’80%, si può ancora migliorare”

Max Biaggi (Aprilia Racing) a Misano nelle qualifiche 1 - Superbike 2012

Misano, 8 giugno 2012 – Si apre il weekend Superbike di Misano Adriatico con le prime due sessioni del venerdì. Le libere del mattino hanno visto Max Biaggi ed Eugene Laverty girare con costanza per adattare le loro RSV4 alle condizioni decisamente estive del tracciato romagnolo. La classifica finale ha visto il corsaro chiudere in settima posizione, mentre Eugene ha fatto segnare il quindicesimo miglior tempo.

Dopo le modifiche di rito, i piloti Aprilia sono scesi in pista per le prime qualifiche. Max, al termine di 16 giri cronometrati, ha ottenuto la terza prestazione di giornata, mostrando incoraggianti progressi ed una buona costanza di rendimento.

Max Biaggi ha le idee abbastanza chiare in vista di domani: “Abbiamo fatto delle prove dalla sessione della mattina a quella del pomeriggio per cercare dei benefici in questo tracciato, ma senza grossi risultati. I maggiori problemi li abbiamo avuti con il bilanciamento della moto, anche se da metà del secondo turno la situazione è migliorata. Come tutti abbiamo testato varie scelte di gomma, anche soluzioni nuove, ma che sono molto simili. Siamo all’80% del lavoro, si può ancora migliorare specialmente alla ricerca di una miglior trazione”.

Qualche difficoltà in più per Eugene Laverty, che lamenta mancanza di grip già dopo pochi giri. In ottica gara, il pilota nordirlandese sa che deve lavorare sulla distanza più che sul giro secco. Domani Eugene ed i suoi tecnici lavoreranno sulla base delle osservazioni raccolte oggi per risalire una classifica che, nelle qualifiche, lo ha visto tredicesimo.

“Non siamo partiti con il piede giusto oggi. Già dopo i primi giri fatico ad avere il grip che mi serve con la gomma posteriore, una condizione che va peggiorando. Gli altri sono molto più costanti, dobbiamo migliorare decisamente in vista di domani. Non ho in mente modifiche radicali, ma piccoli passi che ci permettano di avvicinare il setup ottimale. Non è importante essere veloci sul giro secco, le gare sono lunghe ed è essenziale saper gestire bene l’usura delle gomme”.

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