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Il pagellino della Superbike dopo Misano: domina Biaggi

Eccoci arrivati al secondo appuntamento del “pagellino” come l’hanno soprannominato alcuni utenti che ci hanno inviato i propri commeti via email ad info@motomondiale.it. E’ la volta della Superbike, che a Misano ha visto primeggiare in entrambe le gare Max Biaggi con la sua Aprilia che ora in classifica costruttori è ad un passo dalla Ducati, mentre in classifica piloti il corsaro romano ha dato una bella botta allungando a quasi 40 punti il distacco sugli inseguitori.

Domenica sfortunata per il team Ducati Althea, del campione in carica Carlos Checa, che dopo aver chiuso in seconda posizione Gara 1 si è visto buttar fuori per un errore in sorpasso di Melandri in Gara 2, perdendo terreno in classifica.

Ma passiamo ai voti:

GARA 1

  • Max Biaggi (Aprilia Racing), voto 9+
    Il pilota romano fa una gara entusiasmante, parte bene e dalla decima posizione si ritrova alla fine del primo giro già in sesta piazza, poi è un lungo lavoro ai fianchi di chi lo precede, recuperando millesimi ad ogni curva e compiendo l’opera d’arte a 3 giri dal termine, quando passa Giugliano e va a prendersi la prima posizione. Martello
  • Carlos Checa (Ducati Althea Racing), voto 8,5
    Il campione spagnolo parte addirittura dalla sedicesima posizione ma nel solo primo giro rimonta ben sette piloti ed al primo passaggio sul traguardo è 9°. Dal terzo giro si mette in scia a Max Biaggi e lo tallona (anche superandolo in un paio di occasioni) fino alla fine, non dandogli respiro e chiudendo con un’ottimo secondo posto a 3 decimi dal pilota Aprilia. Tenace
  • Davide Giugliano (Ducati Althea Racing), voto 9-
    L’esordiente del team Althea fa le cose in grande, parte in prima fila e controlla sornione la sua quarta piazza, poi a metà gara inizia, come un diesel, a superare uno ad uno i suoi avversari, prima Sykes, poi Haslam ed infine al 17° giro passa anche davanti a Rea prendendosi la prima posizione. Peccato per lui che però arrivino come due missili Biaggi e Checa in rimonta, ma il pilota italiano chiude comunque con uno strepitoso 3° posto. Guerriero
  • Tom Sykes (Kawasaki Racing), voto 6,5
    Il britannico sembra soffrire della “sindrome da appagamento” e dopo aver accarezzato il primo posto per 10 giri, sempre in scia a Jonathan Rea, rovina tutto in un batter d’occhio, gli bastano 3 giri per essere catapultato dalla seconda alla settima piazza, passato da Haslam, Giugliano, Melandri, Biaggi e Checa. Per sua fortuna anche Rea soffre degli stessi sintomi e il pilota della “verde” riesce a rimontare prima Haslam, poi Melandri ed infine Rea a tre giri dal termine. Ballerino
  • Jonathan Rea (Honda World Superbike Team), voto 6-
    Probabilmente i britannici soffrono la pista di Misano, Rea rimane in testa per 16 giri su 24, poi, forse a causa di una poco accurata gestione della gara, la gomma lo abbandona ed il pilota della Honda perde in un colpo solo tre posizioni. A tre giri dal termine arriva anche la “beffa” con il sorpasso da parte del connazionale Sykes che nella prima parte della gara gli era rimasto in scia senza mai impensierirlo più di tanto. Incompleto
  • Chaz Davies (ParkinGO MTC Racing), voto 8+
    Strepitosa la gara del pilota inglese che partendo dalla 21° posizione rimonta giro per giro come un forsennato, senza preoccuparsi di gomme o altro, scalando poi nei 6 giri finali ben 4 posizioni e chiudendo con un’insperato, quanto incredibile, 6° posto. Miracoloso

GARA 2

  • Max Biaggi (Aprilia Racing), voto 8+
    Non ce ne voglia Max, ma Gara 2 è stata noiosa, il pilota romano ha ammazzato la competizione troppo in fretta. Dopo una partenza da 8 in pagella, nella quale ha scavallato ben 7 posizioni in un solo giro, il corsaro si è messo in scia a Tom Sykes spaventandolo e superandolo come si fa con un doppiato negli ultimi giri, poi ha messo la gara in modalità “ti piace vincere facile” ed ha amministrato fino alla fine senza doversi preoccupare di alcun avversario. Imperatore
  • Jonathan Rea (Honda World Superbike Team), voto 7,5
    Il britannico parte bene, poi accusa il colpo dopo il sorpasso di Biaggi e si trova nella bagarre con Giugliano e Haslam rimanendo “dormiente” per mezza gara, dal 10° giro in poi decide di darsi da fare e rimonta quel che basta per trovare la seconda piazza (la prima era ormai irraggiungibile) ed amministra fino alla fine, guadagnandosi il suo 4° podio in stagione. Tattico
  • Leon Haslam (BMW Motorrad), voto 7+
    Leon parte in seconda fila e sembra più badare al podio che alla ricerca di una vittoria o di uno spunto vincente. Tuttavia è apprezzabile la schermaglia con Jonny Rea, con il quale ingaggia un duello che dura 4-5 giri, poi si mette quatto quatto in scia del pilota Honda e chiude con un podio che fa morale. Prudente
  • Marco Melandri (BMW Motorrad), voto 7
    La gara di Marco non è stata semplice, ha dovuto “domare” una moto che non faceva esattamente quello che voleva lui, e senza l’episodio di Checa (quando Melandri al 3° giro ha toccato e mandato fuori pista lo spagnolo), avrebbe anche meritato un punto in più, poichè tutto sommato dalla 13° posizione di partenza è riuscito, con costanza, a recuperare posizioni importanti. Arrembante
  • Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia), voto 7-
    Ayrton parte malaccio nonostante la prima fila, e nel corso del primo giro retrocede addirittura fino alla decima posizione, però non si da per vinto e sfrutta il momento no della Ducati (con le uscite di Checa e Giugliano) per rifarsi sotto ed andare in bagarre con Melandri, riuscendo anche a metterlo dietro. Poi però Marco se ne esce con un bel sorpasso al 14° giro e per Badovini rimane solo da stare in scia e portare a casa un prezioso quinto posto. Conservatore
  • Michel Fabrizio (BMW Motorrad Italia), voto 7
    Michel parte dodicesimo e con una pazienza certosina rosica tempo e posizioni, senza sbavature, guida pulita e precisa, e giro dopo giro riesce ad entrare nella top6, con la flemma inglese di Tom Sykes che se lo vede passare avanti al 18° giro ma non può fare altro che stargli in scia. Fabrizio chiude con 60 millesimi di vantaggio sul pilota Kawasaki resistendo a tutti gli assalti possibili pur di difendere la posizione. Roccaforte

E si conclude anche questa puntata del pagellino, come avrete potuto notare per la Superbike ci limitiamo a dare i voti per la top 6, cosa che in MotoGP non sarebbe giusto fare poichè ci troveremmo sempre a lasciar fuori dei buoni piloti (italiani) che corrono sulle CRT.

Alla prossima, a giovedì per il pagellino del Motomondiale!

Redazione

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