Ormai le indiscrezioni si sprecano, Valentino Rossi è un uomo della Yamaha. Sembra tutto confermato, inutile il tentativo finale della Ducati di trattenere il campione pesarese, la voglia di tornare a vincere ha superato il conquibus dell’ingaggio, un caso raro nello sport professionistico attuale.
Valentino Rossi torna alla Yamaha quindi, e lo fa in grande stile, con un progetto che vedrà il 9 volte campione del mondo correre per altri 2 o 3 anni in MotoGP per poi passare alla Superbike, sempre con la Yamaha, dove potrebbe andare a caccia del titolo delle derivate di serie che vorrebbe dire record, nessun motociclista al mondo infatti avrebbe un palmares completo come il suo: 125, 250, MotoGP e SBK.
Da un record sfumato (tre titoli MotoGP con tre case diverse) ad un nuovo possibile record (almeno 1 titolo in ogni categoria), per Valentino Rossi la Ducati è ormai un capitolo praticamente chiuso, anche se il pilota di Tavullia darà sicuramente il tutto per tutto nella seconda metà della stagione, e chissà che la voglia di tornare a vincere non gli faccia superare i problemi tecnici della rossa di Borgo Panigale.
Per un campione che va c’è un campione che viene, anzi due, ed è ormai quasi certo l’approdo di Andrea Iannone in Ducati, anche se potrebbe essere un arrivo a step.
Iannone infatti dovrebbe far coppia con Scott Redding in una squadra “Ducati Junior”, o “Ducati Satellite” che dir si voglia, mentre la moto di Valentino Rossi dovrebbe andare ad Andrea Dovizioso, che con le sue prestazioni in questa MotoGP si sta meritando sicuramente un posto “al sole” in una scuderia ufficiale.
Tramonta così il matrimonio del secolo tra il pilota italiano più vincente in attività e la scuderia italiana più importante della MotoGP, un matrimonio forzato, molto coreografico ma che purtroppo non ha dato i frutti sperati.
Suggestiva comunque la possibilità di vedere tra qualche stagione un probabile scontro in Superbike tra i due antichi rivali, Max Biaggi e Valentino Rossi, se poi il corsaro dovesse approdare in Ducati, la Superbike di colpo si troverebbe quasi a sovrastare l’interesse verso la MotoGP, perchè con Biaggi, Melandri e Rossi, il gotha del motociclismo italiano (14 titoli del Motomondiale ed 1 titolo Superbike) si troverebbe nelle derivate di serie, lasciando il solo Andrea Dovizioso a far da chioccia ai giovani piloti italiani nella MotoGP.