E’ stata una gara 1 costellata di cadute ed imprevisti quella del gran premio russo della Superbike, nella quale, però, gli italiani riescono a portare a casa un ottimo bottino con il primo posto di Marco Melandri (BMW Motorrad Goldbet), il terzo gradino del podio per Ayrton Badovini (Team Ducati Alstare) ed un ottimo piazzamento (5°) anche per Michel Fabrizio (Red Devils Roma).
Si parte sull’asciutto e già dai primi giri, nei quali Chaz Davies (BMW Motorrad Goldbet) ha sempre tenuto la testa del gruppo, il numero delle cadute si mostra subito eccessivo con Carlos Checa (Team Ducati Alstare) che, cadendo, coinvolge anche Jules Cluzel (Fixi Crescent Suzuki) che poi riesce comunque a rientrare in pista e a chiudere la gara. La sfortuna presenta il conto anche a Vittorio Iannuzzo (Grillini Dentalmatic) e Lorenzo Savadori (Team Pedercini) fuori anche loro fin da subito. Qualche curva più in là e scivola anche l’uomo della pole Davide Giuliano (Althea Racing) che perde così l’occasione di confermare in gara 1 il bel risultato ottenuto in qualifica.
Sembra che per Davies ci sia la possibilità di bissare il risultato di Aragon, infatti prende un bel vantaggio su Melandri, secondo, che a sua volta semina il gruppo degli inseguitori formato dalle due Aprilia di Sylvain Guintoli (che, visto lo scoppio al motore di Tom Sykes nei primi giri, vede migliorare la propria posizione in campionato) ed Eugene Laverty, con la Kawasaki di Loris Baz ad interporsi.
In breve tempo, però, ai tre contendenti che si stanno giocando il terzo gradino del podio si uniscono le due Honda di Jonathan Rea e Leon Haslam. Dal decimo giro in poi entra in gioco la possibilità di cambiare le gomme, viste le condizioni climatiche in progressivo peggioramento con la pioggia che rende bagnato parte del tracciato russo.
La sosta per il cambio gomme, da regolamento, non può essere più breve di 53 secondi, un’infrazione del tempo significherebbe una penalità, che negli ultimi giri della manche Neukirchner si vede costretto a scontare con un ride through.
I primi ad usufruire dell’opportunità del cambio gomme sono Fabrizio e Leon Camier che montano le rain quando parte della pista presenta un asfalto ancora asciutto.
A metà gara è Laverty a prendere il largo e ad ottenere la terza piazza virtuale, mentre al gruppo degli inseguitori si aggiunge Badovini. I colpi di scena, però, non sembrano intenzionati a dare tregua ai piloti rimasti in pista, così al sedicesimo giro sono fuori dai giochi sia Laverty che Haslam.
La pioggia scende giù copiosa e a cinque giri dal termine tutti piloti rimasti in pista con le slick si dirigono ai box per montare le rain, tutti tranne Baz che attenderà addirittura il penultimo giro per farlo.
Inizia in questo momento la seconda parte di gara nella quale Melandri mostra fin da subito di avere un ottimo ritmo, tanto da superare Davies e lanciarsi verso la vittoria in solitaria. Dietro alle due BMW c’è la Ducati di Badovini che agguanta il terzo gradino del podio, e chiude sul traguardo non troppo distante da Davies.
In quarta posizione chiude Rea ed in quinta un ottimo Fabrizio che, dopo aver fatto una scelta coraggiosa montando le rain fin da subito, ottiene una buona prestazione.
Guintoli (6°), tutto sommato, può essere contento di questa prima manche, infatti, complice il contrattempo di Sykes, torna ad essere momentaneamente il leader del mondiale con quattro punti di vantaggio sul diretto inseguitore.
Chiudono la top ten Neuckirchner che, nonostante la penalità, ottiene un settimo piazzamento, Baz che sbaglia la strategia del cambio gomme, Camier e Cluzel.
Erica Rossi
@erimoonwalker99
Moscow – FIM Superbike World Championship – Race 1
1. Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 46’03.043
2. Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 46’10.484
3. Ayrton Badovini (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale R 46’15.797
4. Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 46’24.360
5. Michel Fabrizio (Red Devils Roma) Aprilia RSV4 Factory 46’50.499
6. Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 47’04.042
7. Max Neukirchner (MR-Racing) Ducati 1199 Panigale R 47’07.805
8. Loris Baz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 47’07.990
9. Leon Camier (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 47’12.183
10. Jules Cluzel (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 46’26.550
11. Federico Sandi (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 48’04.828
RT. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 26’02.247
RT. Leon Haslam (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 26’04.095
RT. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 4’52.190
RT. Davide Giugliano (Althea Racing) Aprilia RSV4 Factory 1’37.722
RT. Lorenzo Savadori (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R
RT. Vittorio Iannuzzo (Grillini Dentalmatic SBK) BMW S1000 RR
RT. Carlos Checa (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale R