Il circuito di Silverstone ha lasciato non poche vittime in pista, che siano state botte fisiche o psicologiche, poco importa…
Il warm up si apre con una rovinosa caduta di Cal Crutclow, risucchiando come in un vortice Marc Marquez, che si schianta contro la moto del tedesco, riuscendo ad evitare miracolosamente i commissari durante il soccorso.
Dopo attimi di tensione, il responso è lussazione alla spalla, che in qualche ora si trasforma nel nulla, confermando la sua presenza in pole position.
I primi giri vedono in testa Jorge Lorenzo, che cerca di alimentare il distacco solitario, ma che rimane a tratti vittima della foga di un Marquez mezzo dolorante.
I due danno vita ad uno spettacolo come non se ne vedeva da tempo, stuzzicandosi a vicenda. Quando l’attuale primatista del mondiale sembrava avere la meglio, Lorenzo nell’ultima curva lo mette dietro, accelerando fino a superare quella bandiera a scacchi che sembrava non arrivasse mai…
Tra lo spettacolo di una vittoria che non arrivava da tempo e una rivincita personale, nel frattempo c’era chi, come Pedrosa stava a guardare.
Polemiche sul pilota spagnolo, che nonostante avesse fatto qualche giro da record, dopo una brutta partenza non riesce a spingere, proprio quando è potenzialmente vicino ad una possibile vittoria.
Forse si tratta semplicemente dell’assenza di una grinta, che viene poi giustificata con l’usura delle gomme.
Cambiano gli sfidanti ma non il vincitore del “quarto posto”… Lotta ansiosa tra Valentino Rossi ed Alvaro Bautista, che ancora una volta giocano ad un effetto “yo-yo”, quasi pericoloso, conoscendo la noncuranza e l’irrazionalità di quest’ultimo.
Difficile adesso tirare le somme, la vittoria di Lorenzo ha psicologicamente riaperto le danze.
Una dose di autostima, laddove, forse non c’è ne era bisogno…
Nancy Malfa
@NancyMalfa