Ed ecco il GP che non ti aspetti.
Doveva essere il GP di Rossi, davanti al suo pubblico, ma il Valentino purtroppo incappa in un brutto incidente e deve lasciare il Mugello.
Doveva essere il GP delle Ducati, sempre davanti al proprio pubblico, ma solo Stoner salva la giornata alla rossa, con un doppio sorpasso che gli vale il quarto posto.
Doveva essere il GP, quindi, dove Lorenzo poteva già “uccidere il campionato”, ed invece Lorenzo ha ottenuto e mantenuto (coi denti), un secondo posto che più volte gli era stato insidiato da Dovizioso.
E’ stato il GP della Honda e di Dani Pedrosa, che ad onor del vero, già sabato dopo la pole aveva dichiarato che questo GP l’avrebbe vinto a tutti i costi, e c’ha azzeccato!
Il GP d’Italia si apre con l’esordio all’altoparlante di Valentino Rossi, il campione di Tavullia (ma nato ad Urbino) saluta il numeroso ed affezionato pubblico via telefono, ricordando che tornerà al più presto, e più forte che mai. E qui si sprecano le scene di ordinario affetto verso il campionissimo, con boati, cori, incitamenti e anche qualche crisi di pianto.
Calato il sipario sul warm up telefonico, si parte con la gara vera e propria, e qui Dani Pedrosa fa subito capire che non ce ne sarà per nessuno. Il pilota della Honda parte in pole, e primo rimane dall’inizio alla fine, bruciando i tempi ad ogni giro, e lasciando già 7 secondi di margine dopo appena 5 giri al suo inseguitore.
Pedrosa finirà la gara comodamente al primo posto, una gara quasi noiosa se non ci fosse stato qualche sussulto in coda, con Simoncelli (Honda Gresini) capace di uscire di pista, rientrare da ultima posizione e rimontare ben 5 avversari chiudendo al 9° posto, oppure la stoccata finale di Stoner, quasi imbambolato per tutta la gara, come se non vedesse l’ora di andare a farsi una doccia, ed invece all’ultimo giro, l’australiano della Ducati ha infilato prima De Puniet e poi Melandri, con il quale ha ingaggiato un duello emozionante per tutta la durata del giro finale che lo ha visto primeggiare sull’italiano per soli 32 millesimi di secondo.
Altre note di felicità per la Honda (ma anche per noi italiani) è stata la prova superba di Dovizioso, capace di insidiare Lorenzo, portargli via la seconda piazza e farsi poi riprendere dallo spagnolo, ma sempre attaccati, fino alla fine, dove Andrea comunque conquista un ottimo terzo posto che porta punti preziosi.
Delusione invece per Capirossi, Loris esegue una gara anonima, si vede che qualcosa non è a punto e il veterano della Moto GP capisce bene che l’importante è finire la gara, magari facendo più punti possibili.
Nel complesso una gara che già di suo aveva perso uno dei maggiori protagonisti e che rischiava di diventare un monologo spagnolo, ma grazie alla vittoria di Pedrosa la porta rimane aperta per tutti, anche se Lorenzo, dall’alto dei suoi 90 punti, ora può iniziare a guardare con serenità il resto della competizione, magari cercando di gestire al meglio il vantaggio finora accumulato.
Classifica finale:
1 Dani PEDROSA Repsol Honda Team
2 Jorge LORENZO Fiat Yamaha Team
3 Andrea DOVIZIOSO Repsol Honda Team
4 Casey STONER Ducati Marlboro Team
5 Marco MELANDRI San Carlo Honda Gresini
6 Randy DE PUNIET LCR Honda MotoGP
7 Ben SPIES Monster Yamaha Tech 3
8 Aleix ESPARGARO Pramac Racing Team
9 Marco SIMONCELLI San Carlo Honda Gresini
10 Loris CAPIROSSI Rizla Suzuki MotoGP
11 Hiroshi AOYAMA Interwetten Honda MotoGP
12 Hector BARBERA Paginas Amarillas Aspar
13 Colin EDWARDS Monster Yamaha Tech 3
14 Alvaro BAUTISTA Rizla Suzuki MotoGP
Foto: Motogp.com
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