Dopo mesi di passione motociclistica, la stagione 2013 del Gran Premio, è ad un passo dalla conclusione.Sarà la cornice di Valencia a decretare finalmente il campione del mondo, che dopo polemiche e pressioni potrà godersi il tanto desiderato titolo. Giocheranno dunque in casa, Marc Marquez e Jorge Lorenzo, che ha dovuto spartire con il rivale il tifo connazionale. Si tratta dell’ennesima guerra civile spagnola, dove nessuno è pronto a deporre le armi, ne tanto meno a lottare con semplicità. Niente di nuovo se saranno presenti sportellate o battibecchi infuocati, anzi è decisamente una lotta all’ultima curva, quella che ci si aspetta, un po’ come i botti finali di Capodanno, quelli che si fanno sentire prima del silenzio.
Le aspettative molte volte non corrispondono alla realtà dei fatti, che potrebbe regalarci una semplice gara, con un Marc Marquez che si accontenta di un terzo o quarto posto per vincere il mondiale.Si potrebbe attendere anche l’insidiarsi dei compagni di squadra, Dani Pedrosa per la Honda e Valentino Rossi per la Yamaha di Jorge Lorenzo.
Entrambi potrebbero avere un’influenza sull’andamento della situazione in pista, favorendo i compagni di team, làddove si trovassero in condizioni di poterlo farlo. In questo caso, Dani Pedrosa è certamente più competitivo di Rossi, che durante le prestazioni migliori, oscilla dal quarto posto in giù.
In ogni caso la sconfitta sarà un duro colpo per gli spagnoli, vedersi soffiare il campionato alla fine, per pochi metri, non è mai un bell’affare.Di rimpianti e rimorsi ne avrebbero a non finire entrambi: dalla bandiera nera di Marc Marquez con zero punti portati a casa, alla caduta di Jorge Lorenzo, della serie “se fossi stato più attento“. Gli scenari possibili sono davvero tanti, soprattutto quando riguardano uno sport imprevedibile come il motociclismo. Mentre Lorenzo cerca di mettere pressione al rivale, Marquez, non si fa intimidire affermando: “E’ stato bello passare una settimana a casa dopo aver trascorso 20 giorni in trasferta. Dopo il mio incidente a Motegi, mi sono sottoposto a trattamenti per la riabilitazione dei muscoli del collo. Adesso, in vista della gara, le cose vanno molto meglio. A Valencia ho fatto buone gare, ho sempre cercato di dare il massimo. Non vedo l’ora di arrivare nella pit lane e di salire in sella”.
Il circuito Ricardo Tormo, inaugurato nel 1999, si trova in terra spagnola, neanche a dirlo.
Con i suoi 4,005 km di lunghezza, possiede un rettilineo che misura 876 metri. Clima mite, che non dovrebbe ospitare sitazioni anomale, come quelle protagoniste nelle scorse settimane.
Le 14 curve sono state percorse in tempi ottimali da Casey Stoner, che con 1:32,582 deteniene il record del circuito, firmato nell‘anno 2008.
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