Da pochi giorni si è concluso l’EICMA, oltre ad aver richiamato appassionati da tutta Italia e non solo, il salone del motociclismo, ha approfittato per lanciare sul mercato tutte le novità che riguardano i motori a 360°.
Uno spazio importante è stato riservato alla sicurezza. Oltre alla manutenzione periodica di cui hanno bisogno i veicoli, d’importanza vitale è il casco. Troppe volte si pensa di poterne fare a meno ed i risultati hanno dati scoraggianti. Il marchio Kabuto, integrato nel mercato ormai dal 1982, è uno dei prodotti più ricercati, non solo per l’ottima qualità, ma anche per la versatilità di stile.
Indossare un casco, non significa necessariamente perdere personalità, anzi tutt’altro afferma Kabuto. Il loro lavoro, oltre alla sicurezza, attraverso svariati test di resistenza, si basa sull’individualità, sul design e sull’avanzata tecnologia.
Presenti sul mercato e disponibili, non solo ai piloti professionisti, ma allargando il raggio anche a caschi da bici. In continuo movimento e sviluppo per assicurare un alto livello innovativo, lavorano su flussi di corrente e pressione aereodinamica.
Conformi alle norme di omologazione e attivi nel settore con professionalità e ricerca. Importante risulta anche la comodità alla guida e la praticità dei caschi.
“Lavoriamo quotidianamente per soddisfare le esigenze dei piloti, progettando e realizzando per loro il miglior prodotto possibile, spinti dal desiderio di andare sempre oltre”, afferma Idehito Kimura, titolare e fondatore.
Leader nel settore degli accessori, acquistabili singolarmente, con tecnologie avanzate, come l’assorbimento degli urti e la ventilazione laterale. Kabuto cura la sicurezza di piloti come Kausuke Akiyoshi, Alex Cudlin, Ivan Clementi e Jason O’Halloran, tra Superstock, MotoGP e il campionato di Superbike.