Due sono state le stelle più brillanti di questa stagione, le stesse che ci hanno mantenuto con il fiato sospeso fino all’ultimo, parliamo chiaramente del campione e del vice campione del mondo, rispettivamente Marquez e Lorenzo. Dani Pedrosa, anche se non al livello dei suoi due colleghi, ci ha mostrato un rendimento costante, se si esclude l’infortunio procuratosi a metà stagione.
Dopo un finale 2012 brillante, le aspettative che il mondo delle gare aveva sul numero 26 della Honda erano altissime. Molti erano i tifosi pronti a scommettere sul suo trionfo, dopo molte stagioni che gli hanno permesso solamente di sentire da lontano il profumo della vittoria. La realtà dei fatti, però, è stata un po’ differente. Dani Pedrosa non è certamente un pilota non in grado di vincere le gare, anzi (le vittorie di questa stagione sono tre, contro le sei del compagno di box e le 8 di Lorenzo); la vera lacuna, da qualche anno a questa parte, è stata quella di non riuscire a concretizzare maggiormente i propri risultati, causa infortuni o compagni di squadra sbagliati al momento sbagliato.
Nei test di inizio stagione Pedrosa è sempre in pole position o nelle posizioni immediatamente a seguire, il 2013 non ha fatto eccezione, in quasi tutte le uscite invernali si è aggiudicato la prima piazza, davanti a colleghi di prestigio. Siamo sicuri, inoltre, che la stagione appena conclusa sia iniziata con una grinta ancora maggiore da parte del pilota catalano che, nel 2012, si è visto sfuggire dalle mani il titolo non per molto; la sua seconda parte di stagione fu infatti costellata di vittorie ma fu costretto comunque ad arrendersi a Lorenzo che aveva accumulato, nella prima parte, un vantaggio tale che lo metteva al sicuro o quasi.
Tra alti e bassi, il 2013 si è comunque concluso anche per Dani Pedrosa. Ripercorreremo dettagliatamente anche la sua stagione, analizzando quali sono stati i punti cruciali e determinanti, in chiave positiva e non.