Terzo in classifica iridata, Dani Pedrosa conclude il 2013 con tre vittorie all’attivo ed uno sfortunato stop a metà stagione, durante il gran premio tedesco del Sachsenring.
Tutto inizia in Qatar, ad inizi aprile; prima gara dell’anno, i pronostici sono divisi tra quelli che sono i quattro top riders dati per favoriti, rispettivamente Lorenzo, Marquez, Pedrosa e Rossi, con un Crutchlow in secondo piano, ma pur sempre dato nelle prime posizioni. Le prime prove iniziano a svelare un po’ le carte in tavola, alla fin fine a portare a casa la prima gara dell’anno è Jorge Lorenzo, mentre Dani Pedrosa chiuderà giù dal podio, al quarto posto. Non il migliore inizio insomma. Due settimane più tardi è la volta della gara texana di Austin, qui il numero 26 della Honda si classifica secondo, dietro al compagno di box.
E’ durante la terza tappa dell’anno, in terra spagnola, che Pedrosa ingrana la giusta marcia ed ottiene la prima vittoria, condividendo il podio insieme ai connazionali Marquez e Lorenzo. In Francia il pilota catalano riesce a mantenersi concentrato e a portare a casa un’altra vittoria, diventando il primo pilota della stagione ad ottenere una doppietta; quando raggiunge il giusto ritmo, è difficile per gli altri stargli dietro e così in Italia e a Barcellona termina la gara secondo. Ad Assen, Lorenzo subisce un infortunio, ma riesce comunque a prendere parte alla gara, dopo un ricovero lampo; nonostante questo Pedrosa, che potrebbe affondare il colpo in ottica mondiale, si lascia sfuggire dalle mani un’occasione succulenta, chiudendo la gara quarto (solamente una posizione davanti a Lorenzo).
Il colpo perso in Olanda lascia l’amaro in bocca, ma le brutte notizie non finiscono qui, il pilota Honda infatti, durante una sessione di prove nel circuito tedesco del Sachsenring, cade rovinosamente sulla spalla; il danno fisico non sembra essere eccessivo ma le conseguenze dell’impatto sull’asfalto non sono da nulla, così Pedrosa viene portato in ospedale con l’elicottero per maggiori accertamenti; verrà immediatamente dimesso e gli sarà concesso anche il nulla osta per correre dai medici del circuito. Dani, però, al momento di scendere in pista non si sente in grado di sostenere questo sforzo fisico, così si concede una gara di stop per recuperare al massimo le forze.
Al suo rientro, si prospettano all’orizzonte due gare complicate, quelle in terra americana, Laguna Seca si risolve con una quinta piazza, mentre dimostra di essere tornato nel pieno delle energie ad Indianapolis, dove conclude la gara secondo. Secondo gradino del podio per lui anche in Repubblica Ceca, mentre a Silverstone si deve accontentare del terzo posto. A Misano è di nuovo terzo, mentre ad Aragon, gara nella quale sembra avere un ottimo passo, superiore anche a quello dei suoi maggiori rivali, si vede costretto al ritiro dopo un contatto con Marquez; contatto minimo, con il quale però il campione del mondo ha incolpevolmente disattivato il traction control della numero 26, causando così la caduta del pilota.
Con tutta la determinazione che ha in corpo, Dani Pedrosa si prende di prepotenza la vittoria di Sepang, ultima della stagione, che riscatta la cattiva sorte che si è accanita da metà anno in poi con il pilota ispanico. Le ultime tre gare, com’è ormai noto, sono state scenario dello scontro emozionante dei due contendenti al titolo, nel quale Pedrosa è comparso con due secondi posti ed un terzo. Così si è conclusa un’altra stagione in sella alla Honda Repsol per Dani Pedrosa, terzo in classifica iridata, con 300 punti.