Lasciandoci con l’atroce dubbio della maledizione del quarto posto, siamo quasi arrivati al termine di una riassuntiva stagione altalenante. Un anno che andrebbe visto da più fronti, con la consapevolezza da una parte, di una nuova moto con cui ha poca confidenza, dall’altra un nove volte campione del mondo in bilico e non tra i vincenti.
Divide la stampa e gli addetti nel settore, Valentino Rossi, sempre pronto a sminuire ogni negatività, con un sorriso ed una battuta positiva. Il dottore conclude la stagione con il quarto posto nella classifica generale del Gran Premio nella categoria MotoGP, con soli 237 punti.
In realtà, abbiamo più volte avuto l’impressione, che quell’ironia con cui spiega determinate situazioni, o quella leggerezza con cui risponde alle domande dei giornalisti, sia una sorta di maschera, che contiene i disagi di un campionato ormai lontano da lui. E’ nell’aria la sensazione, che il 2014 sia per Valentino Rossi, un anno decisivo, capace di imprimere ulteriormente il suo nome nella storia, oppure allontanarlo dalla classe regina, spingendolo verso nuove avventure e categorie.
Inaspettato il licenziamento di Jeremy Burgess, che dopo anni di collaborazione, viene allontanato per riaprire nuovi spiragli tecnici al pesarese, che lo sostituisce immediatamente con Silvano Galbusera, asso della Superbike, anche questo forse non casuale. Non ci rimane che attendere l’inizio della stagione 2014.
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