Doveva essere un weekend di festa per ricordare Marco Simoncelli, scomparso il 23 ottobre di due anni fa durante il Gran Premio della Malesia e invece la seconda edizione della manifestazione benefica in onore del pilota romagnolo si è trasformata in tragedia.
Sabato pomeriggio nel turno di prove del Supermoto Day Doriano Romboni, ex pilota del motomondiale e della superbike ora dirigente sportivo del team Italia è stato vittima di un terribile incidente che gli è costato la vita. La dinamica dell’incidente è simile a quella del Sic, secondo i testimoni Romboni perde il controllo del supermotard e rimane attaccato alla moto, esce fuori pista per rientrare in un altro punto dove stava sopraggiungendo Gianluca Vizziello che non ha potuto fare niente per evitare di colpirlo.
“Non l’ho praticamente visto, ho sentito solo un colpo fortissimo, forse l’ho colpito con la pedana” ha commentato Vizziello distrutto.
I primi soccorsi sono arrivati direttamente dai piloti che erano in pista, uno su tutti Guido Meda giornalista di Mediaset, seguito da Max Biaggi e Andrea Dovizioso.
“Mi sono fermato immediatamente quando l’ho visto a terra ma lui non si muoveva, non respirava – dice Max Biaggi – Doveva avere una gamba rotta, perché era in una posizione innaturale, ma questo è il meno. E’ pazzesco, siamo qui per ricordare un pilota ed è accaduto questo incidente. La dinamica sembra sia stata simile a quella occorsa in Australia nel 2012 a Oscar McIntyre, il 17enne che attraversò la pista nel campionato Superstock australiano. Anche in questo caso Doriano, attaccato alla moto, ha tagliato la pista e quelli che sopraggiungevano se lo sono ritrovato davanti, all’improvviso.”
Dopo undici minuti di massaggio cardiaco Romboni viene intubato e trasportato con un elicottero all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina in prognosi riservata. Le condizioni di salute di Doriano sono critiche e viene così sottoposto a un operazione per ridurre un ematoma alla testa, ma le lesioni sono troppo gravi e il pilota ligure muore intorno alle diciassette di sabato.
Il primo a dare l’amara notizia è il giornalista Giovanni di Pillo su twitter con un eloquente ” Doriano non ce l’ha fatta” che non ha bisogno di spiegazioni. Il mondo delle due ruote è sconvolto e tantissimi sono stati gli addetti ai lavori, gli appassionati e gli stessi piloti che hanno mandato una frase di cordoglio alla famiglia di Romboni.
Dopo un lungo tira e molla per rispettare Doriano e la sua famiglia, vista anche la volontà di alcuni piloti come Petrucci e Corti di non correre in segno di lutto la FIM ha saggiamente deciso di annullare le attività della manifestazione:
“Dopo il tragico incidente costato la vita al nostro Doriano Romboni, l’annullamento della manifestazione è un doveroso atto in segno di rispetto per Doriano e la sua famiglia – ha detto il Presidente della FMI, Paolo Sesti – alla quale siamo vicini nel dolore di questo momento. Con Doriano perdiamo un generoso pilota, una persona di assoluto valore e un grande tecnico amato e apprezzato da tutto l’ambiente internazionale”.
Il presidente Sesti ha dichiarato che per aiutare la famiglia Romboni la federazione intende comunque onorare il contratto del dirigente sportivo.
Domenica mattina migliaia di persone si sono presentate al circuito del Sagittario per ricordare il Sic e Romboni. I piloti hanno fatto un giro di commemorazione in sella e dopo il minuto di silenzio hanno portato un mazzo di fiori sul luogo dell’incidente. Il ricavato della manifestazione verrà devoluto alla fondazione Marco Simoncelli e alla famiglia Romboni.
Il nostro pensiero va alla sua famiglia e a tutti coloro che gli hanno voluto bene. Ciao Doriano.