Reduce dall’ultima stagione di ritorno in Yamaha, Valentino Rossi, ha tirato fuori dall’armadio alcuni scheletri, cosa che gli era impossibile fare durante il contratto con Ducati.
Una delle prime cose che ci insegnano fin da piccoli, è quella di non comprare mai qualcosa a scatola chiusa. Valentino Rossi sembra aver ignorato con poca saggezza il suggerimento, infatti, a distanza di un anno, ammette di aver firmato il contratto Ducati senza nemmeno aver provato la moto. Il primo impatto in sella alla Desmosedici è risultato talmente forte, da spaventarlo già dai primi giri.
“La prima volta che ho guidato la Ducati e’ stato uno shock. Dopo tre giri ho pensato, siamo nella merda. Abbiamo lavorato per tutta la prima parte della stagione, ma dopo 10 gare ho cominciato a capire che non avrei mai vinto con quella moto”.
Solo adesso il dottore ci conferma che non sempre le varie voci e i gossip insistenti, sono errati. Una delle notizie che popolava il web, era la sua voglia di rescindere il contratto con la casa motociclistica italiana, argomento affondato e negato nel periodo in questione. L’unico motivo per cui rimase in Ducati fu la forte pressione e l’impossibilità di recesso, nonostante il pesarese ammetta che le difficoltà vanno affrontate e non raggirate. Il discorso successivamente, non puo’ non ricadere per l’ennesima volta, su uno dei pochi piloti capace di domare la rossa, Casey Stoner.
“Guidava in un modo incredibile. E’ unico. Se mi manca? In pista sì. Era un grande talento, difficile da battere. Fuori dalla pista no. Senza di lui, tra noi piloti va molto meglio. Ci sono i rivali e i nemici, ma la situazione è normale: quando finisce la gara non siamo amici, ma l’atmosfera è ok.”