Alle prese con la riduzione dei costi, la Dorna non ha ancora fatto i conti con le reazioni fornite dalla nuova EVO.
Una rivoluzione decisa per necessità, più che per volere delle alte sfere, con la presenza di cambiamenti, di incomprensioni e critiche, difficili da digerire. E’ il lampante caso di Tom Sykes, neo campione del mondo della categoria Superbike 2013. Uno sfogo agguerrito quello del pilota britannico, che acquisisce ancor più valore, dato il suo carattere prevalentemente pacato e razionale.
Critiche severe per dei cambiamenti radicali, che secondo Tom Sykes, rischiano di far perdere al pilota la propria personalità, spingendolo ad effettuare manovre e ad imporsi dei limiti, che un professionista non dovrebbe avere. Sempre più simili alle moto della Superstock, il pilota accusa disagi non solo in sella alla due ruote, ma anche con il rapporto tentennante con la società, accusandola di essere trattato come una pedina in mano ad uno sport che mira al guadagno economico.
“Limitare i motori a cosa serve? A nulla. Lo stesso quando si parla di limitare la scelta dei rapporti al cambio, che scopo dovrebbe avere? Io proprio non lo capisco. Purtroppo, specialmente in Superbike, nessuno ascolta i piloti, siamo solamente clown che guidano le moto.”
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