Quando si hanno a disposizione freschezza, esordio e la giovane età, difficilmente media e critici sportivi, si aspettano qualcosa di concreto, se non un lungo cammino graduale che si avvicini lentamente ai protagonisti del Gran Premio.
Di certo le grandi aspettative non coinvogono i novellini, che confrontandosi con i migliori nel settore, si insinuano forzando cadute e andamenti che spesso oltrepassano il limite. Per molti, ma non per tutti, come nel caso recente di Marc Marquez, che più che presentandosi in punta di piedi bussando ai piedi del podio, si è catapultato firmando record e sfondando una porta, che evidentemente per lui era già aperta. Complice una moto particolarmente perfetta, nella velocità, nell’aderenza e nella guida, che gli calza a pennello, facendone una seconda pelle.
Un talento straordinario che non si puo’ non citare, forse troppo aggressivo e sprezzante del pericolo, a volte anche dove i limiti della fisica non lo permettono, tifoso e protagonista allo stesso tempo, ha reso la scorsa stagione interessante e viva, fino all’ultima curva. Come ogni cosa che si rispetti, il cambiamento è dietro l’angolo. Quest’anno ci si aspetta un bis, se non nel risultato, quanto meno nelle modalità e nello spettacolo, a cui ci ha ben abituato. A tenere alta la pressione ci pensano: l’assenza negli ultimi test invernali, la sete di Jorge Lorenzo e le migliorie di Valentino Rossi, pronto a concludere gli ultimi anni da campione.