E’ proprio vero che il tempo vola quando ci si diverte, ed ecco che anche la seconda giornata del Gran Premio del Qatar volge al termine. In vetta alla classifica non troviamo certo novità ma solo piacevoli conferme, il pilota Open Yamaha Aleix Espargaro (NGM Mobile Forward Racing) autografa il miglior tempo di giornata, pari a 1’54.733, mettendo un muro notevole tra se e gli inseguitori.
In particolar modo, è stato il pilota vastese Andrea Iannone (Pramac Racing) ad avvicinarsi più di tutti alla pole position virtuale; il ritardo del ducatista, però, resta comunque notevole, in quanto è superiore ai quattro decimi. In terza posizione chiude la seconda giornata di prove libere Alvaro Bautista (GO&FUN Honda Gresini) che ferma il cronometro sul 1’55.240 e anticipa di appena dieci millesimi Andrea Dovizioso (Ducati Team), primo pilota factory in classifica. A questo punto è la volta del campione del mondo Marc Marquez che chiude la top five e corre ai ripari, accusando quasi sette decimi di ritardo dal crono di riferimento. La sesta piazza, invece, è occupata dal pilota britannico Bradley Smith (Yamaha Monster Tech3) che anticipa il ben più quotato compagno di marca Jorge Lorenzo (Movistar Yamaha MotoGP).
Proprio il numero 99 della Yamaha è rimasto per buona parte del turno di prove al di fuori della top ten, al cui interno si trovano i piloti che domani affronteranno direttamente la seconda sessione di qualifiche; il giro buono per Lorenzo è arrivato a pochi minuti dall’esposizione della bandiera a scacchi e questo gli ha consentito di chiudere in settima piazza. In difficoltà, come buona parte dei piloti abituati ad essere davanti a tutti, è anche il samurai Dani Pedrosa, che ha un distacco dal connazionale in testa vicino agli otto decimi e anticipa sulla tabella dei tempi Stefan Bradl (LCR Honda) e Valentino Rossi, rientrato per un soffio tra i primi dieci.
Chi è stato beffato, non aggiudicandosi il diritto di prender parte direttamente alla QP2 senza passare prima dalla QP1, è Pol Espargaro (vittima anche di una brutta caduta durante le FP2, avvenuta senza riportare conseguenze fisiche) che, con novanta millesimi in più rispetto al nove volte campione del mondo, si aggiudica l’undicesima piazza. Le prime 15 posizioni sono completate poi da Cal Crutchlow (Ducati Team), Nicky Hayden (Drive M7 Aspar), Colin Edwards (NGM Mobile Forward Racing) e Yonny Hernandez (Pramac racing).
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